All’Italia basta l’1-1 contro la Colombia

LE LAVANDOU – L’Under in semifinale, grazie alla differenza reti che la premia ai danni del Portogallo, che ha fatto soltanto un gol alla Costa d’Avorio. Ma non è fortuna, è giusto così se guardiamo al bilancio delle tre partite, che ci sta stretto. E anche a questa sfida con la Colombia, la più dura del girone, partita con il piede sbagliato e un arbitro approssimativo, e raddrizzata con la forza di carattere che non manca mai a questa squadra.

Sotto di un gol dopo un quarto d’ora per un gran tiro d’esterno sinistro di Cortes, un difensore di fascia sinistra coi controfiocchi. E sotto di un uomo dopo 35’ per l’espulsione diretta di Soriano. Sembrava l’ora di far le valigie. Invece nella ripresa gli azzurrini sono riusciti a imbavagliare i giocolieri colombiani, incluso il talento del Porto Jaime Rodriguez, e spingere con prudenza fino a trovare il rigore un po’ generoso (ma che poteva starci, a differenza di altre decisioni contro gli azzurri) per una spinta di Murillo a Paloschi, che poi ha segnato. Alla fine anche alla Colombia, che si qualifica per prima, andava bene il pari, gli ultimi minuti si sono giocati a tarallucci e vino.

Ferrara è contento: “Meritavamo di passare, perché abbiamo giocato bene tutte e tre le gare. La gara con la Colombia è stata la più difficile: loro sono bravi, stanno preparando il mondiale Under 20 in casa, lavorano insieme da quasi un mese. Ma io non voglio andare in vacanza. E nemmeno i ragazzi lo vogliono, lo vedo tutti i giorni in allenamento. Vogliamo star qui fino al giorno della finale” Con tutta probabilità, troveremo la Francia. Un classico. Senza Crescenzi, Soriano e Borini, uno dei più in forma: contro i ‘cafeteros’ ha giocato una gran partita. Ma a Ferrara non mancano le alternative.