Fini contro il premier: «Noi alternativa di centrodestra»

ROMA – Cancellare ogni ambiguità: Fli non è ‘’una costola della Sinistra’’ ma rappresenta il vero collante, il cemento tra moderati e riformatori di centrodestra, non per dare vita ad un’alternativa al centrodestra ma per costruire un centrodestra diverso. Dopo i risultati delle amministrative, dopo che il voto ha stoppato l’onda lunga del berlusconismo, Gianfranco Fini chiama a raccolta i vertici del partito per mettere in chiaro che è arrivato il momento di una riflessione tutta politica sulla collocazione di Futuro e Libertà. Il Pdl, dice, non cambierà volto con la nomina di Alfano, ‘’Berlusconi resterà il dominus’’ e ora tocca ‘’a noi chiarire che rifiutiamo i massimalismi’’. Ora, aggiunge, è arrivato il momento di ‘’passare ai fatti e ai contenuti’’, a partire dai congressi locali che a breve avranno inizio.

Da lunedì, subito dopo i referendum, quindi, via libera al dibattito, al confronto ma ‘’alla fine, quando si è presa una decisione unitaria, quella va rispettata’’. Così ci si può avviare alla convention del Terzo Polo. Questo, ricorda anche il vicepresidente, Italo Bocchino, succederà quando, inaugurata la nuova sede di Via Poli, verrà costituito l’ufficio politico che detterà la linea del Partito. In vista della nuova Mirabello, da dove partirà il Progetto per l’Italia e la campagna per le politiche.

Per ora, tuttavia, ci sono i referendum: c’è la linea del Terzo Polo, che opta per un No ai quesiti sull’acqua. E Fini chiede ‘’coerenza’’ con le decisioni prese in sede parlamentare. Il decreto Ronchi, quindi, non va mantenuto perchè porta il suo nome ‘’ma perchè lo abbiamo votato’’. C’è libertà di voto, ripete Bocchino ma ha buon gioco Adolfo Urso ad appellarsi alla coerenza per dire che lui, invece, voterà quattro No, proprio perchè il partito si era espresso a favore sia di un nucleare sicuro, sia per il legittimo impedimento.