Battisti, respinto il ricorso dell’Italia

ROMA – La Corte suprema brasiliana ha respinto il ricorso dell’Italia e ordinato la scarcerazione di Battisti, l’ex terrorista dei Nap. Anche se l’Italia ha perso il primo round l’estradizione dell’ex terrorista è comunque ancora possibile. I nove giudici – per 6 voti a 3 – hanno infatti respinto il ricorso presentato dal governo italiano, stabilendo che Roma non ha la legittimità di contestare la decisione sovrana dell’ormai ex presidente Luiz Inacio Lula da Silva di negare l’estradizione di Battisti.

– Sono nel Supremo da vent’anni e non mi sono mai trovato davanti ad una situazione in cui l’esecutivo si pronuncia su una questione riguardante la politica estera che viene poi messa in discussione da un governo straniero – ha assicurato il giudice Marco Aurelio Mello.

La proposta di Mello di respingere, senza esaminarlo, il ricorso avanzato dall’Italia è stata poi votata dallo stesso giudice e dai colleghi Carmen Lucia Antunes, Joaquim Barbosa, Carlos Aires Britos, Ricardo Lewandovski, e Luiz Fux. Nell’invitare la Corte ad andare oltre e affrontare la situazione di ”una persona che è in carcere da quattro anni”, il giudice Barbosa ha sottolineato che ”non c’è niente in cui uno Stato straniero possa immischiarsi”.

Tale passaggio però non pregiudica del tutto la possibilità che Battisti venga alla fine estradato. La Corte, spiegano infatti fonti vicine al dossier, deve decidere se Lula con la sua decisione dello scorso 31 dicembre (ultimo atto della sua presidenza prima di passare la mano a Dilma Rousseff) ha rispettato o meno il Trattato di estradizione in vigore tra Italia e Brasile dal 1989.