Fukushima, manifestazione contro il nucleare a 3 mesi dall’incidente

TOKYO – Organizzata da Greenpeace e da altri gruppi una grande manifestazione anti-nucleare a Tokyo contro la politica energetica del governo, a tre mesi dal terremoto e dallo tsunami dell’11 marzo che ha provocato l’incidente di Fukushima.

La manifestazione denuncia anche il modo in cui il governo e la Tepco hanno reagito alla crisi nucleare. Il primo ministro Naoto Kan, contro il quale si moltiplicano le richieste di dimissioni, ha visitato le zone più colpite dal disastro, dove 90mila persone vivono nei rifugi. Kan parteciperà anche a un convegno organizzato a Kamaishi per organizzare la ricostruzione.


Molti giornali giapponesi in questi giorni hanno criticato il modo in cui il governo sta gestendo l’emergenza: “L’assistenza data alle zone colpite dal disastro è stata insufficiente”, ha scritto il Yomiuri Shimbun.
Nei giorni scorsi il governo ha fornito nuovi dati che raddoppiano le precedenti cifre riguardanti la quantità di sostanze radioattive fuoriuscite dall’impianto nucleare di Fukushima.

È stato raggiunto il grado 7 della scala INES che misura la gravità degli eventi nucleari, lo stesso del disastro di Chernobyl. La Tepco, la società che gestisce l’impianto, ha riferito che nei campioni prelevati dalle falde acquifere nei pressi dei reattori 1 e 2 della centrale, sono presenti tracce di stronzio che superano di 240 volte i limiti massimi consentiti. Secondo quanto riferisce l’agenzia Kyodo, si tratta del primo rilevamento di questo tipo e potrebbe essere stato provocato da una fuga di materiale radioattivo.