Rock vince l’Open d’Italia, niente rimonta azzurra

TORINO – Niente rimonta azzurra, il 68º Bmw Italian Open parla inglese. Robert Rock trionfa sul green del Royal Park I Roveri con un -21 (-5 di giornata, 262 colpi totali) che certifica la sua superiorità e la sua regolarità nel gioco fin dalla prima giornata di gara.


A Francesco Molinari e Matteo Manassero non riesce il colpo di coda nel quarto giro ma i diecimila spettatori che hanno affollato il percorso di Fiano Torinese possono applaudire un risultato comunque di prestigio che li porta entrambi tra i top ten. Chiudono infatti appaiati all’ottavo posto con un -16 totale (-2 per Francesco e -4 per Matteo).


Dietro a Rock, al secondo posto un’altra coppia, quella formata dal danese Thorbjorn Olesen e dal connazionale Gary Boyd, entrambi a -20. Un autentico exploit per il ventunenne Olesen, capace di compiere un giro super in 62 colpi, -10 dal par, con -7 nelle prime nove buche (un eagle e cinque birdies), cui sono seguiti quattro birdies e un bogey nella seconda metà.


La chiave della gara è stata la buca 17: Rock, in testa con -21, sbaglia il drive, la pallina finisce nel bosco ma è bravo e fortunato nel colpo di uscita. Riesce così a imbucare il putt del par, scongiurando il rischio di playoff con Olesen e Boyd, per poi chiudere in par l’ultima buca. Rock aveva promesso al figlio David di raggiungere la prima vittoria da pro, ora che ci è riuscito si commuove: “Sono felicissimo, è fantastico. E’ un successo che aspettavo, avevo avuto altre occasioni ma non le avevo sapute sfruttare. Mi aspettavo di giocare bene, ma non di vincere. Grazie al pubblico che mi ha amato e aiutato molto”.


Soddisfatte le due stelle azzurre. Molinari, incappato in un doppio bogey alla sette, immediatamente recuperato con un eagle alla buca successiva, spiega: “Va bene, anche se speravo in qualcosa di più, purtroppo ho mancato troppe occasioni. Sono partito molto bene con due birdies, poi il doppio bogey ha complicato le cose, ho recuperato ma non riuscito a dare l’accelerata decisiva, succede. Le sensazioni sono comunque positive, è stata un’ottima settimana. Speriamo vada un po’ meglio la settimana prossima allo Us Open”.


Dove ci saranno anche il fratello Edoardo (qui assente) e Manassero, autore di un giro molto regolare ma senza squilli.
“Volevo partire forte ma non sono riuscito a fare abbastanza birdies – ragiona Matteo -. Ho giocato bene, ma imbucato molto poco. Avevo aspettative più alte, dopo il primo giorno mi aspettavo che le cose migliorassero ma sui green non ho avuto lo stesso risultato. E’ stato comunque un Open assolutamente positivo”.


Positivo in generale per gli italiani. Ottimo infatti il risultato per Andrea Pavan: ventitreesimo posto con -13. “Sono molto soddisfatto, ho giocato una bella gara che mi dà fiducia” racconta il romano. Bene anche Lorenzo Gagli, trentatreesimo a -11 (giro in par); trentanovesimo Alessandro Tadini (-10) e cinquantanovesimo Emanuele Canonica (-6). E ora lo Us Open con i tre moschettieri azzurri.