Gheddafi pronto a colloqui con Nato

ROMA – Il leader libico è disposto ad avviare colloqui con la Nato e con esponenti dell’opposizione, ha affermato l’esponente politico russo Kisan Ilyumzhinov, presidente della federazione internazionale degli scacchi a Tripoli, dove ha incontrato Gheddafi.


Il comando dell’Alleanza atlantica a Napoli, non esclude di poter bombardare la città romana di Leptis Magna, 130 km ad sud-est di Tripoli patrimonio mondiale dell’Unesco dal 1982, ove mai fosse accertata la presenza di forze lealiste. Le truppe di Muammar Gheddafi, infatti, la stanno usando come “scudo archeologico” per nascondersi e celare lanciatori di razzi Grad. Un ufficiale della Nato, dietro condizione di anonimato, ha ripetuto che i jet ‘colpiranno veicoli militari, truppe ed armamenti o infrastrutture militari che minaccino il popolo libico’ come prevede la risoluzione Onu 1973.


“Muammar Gheddafi ha i giorni contati perchè il regime non ha più liquidità: lo ha detto Farhat Bengdara, l’ex direttore della Banca Centrale libica, che ha abbandonato l’incarico. “Il governo di Gheddafi aveva 500 milioni di dollari in contanti alla fine di febbraio quando il banchiere fuggi. È quasi tutto esaurito. E non hanno più combustibile per i carri armati: è questione di settimane”, ha aggiunto, perchè Gheddafi sia costretto a lasciare il potere.


Il presidente sudafricano Jacob Zuma ha attaccato ieri la missione della Nato in Libia, affermando che è in contraddizione con la risoluzione Onu a protezione dei civili nel paese arabo. “Crediamo fermamente che venga fatto cattivo uso della risoluzione, per un cambiamento di regime, assassinii politici e un’occupazione militare straniera”.