Coulthard: “Hamilton deve cambiare aria”

LONDRA – Tutti vogliono Lewis, davvero? Sta facendo discutere la notizia dell’incontro tra Lewis Hamilton con il responsabile Red Bull Horner (e si vocifera di un incontro anche con Stefano Domenicali) nel quartier generale del team austriaco. Un incontro che ha attirato tutte le attenzioni della stampa e degli addetti ai tifosi presenti a Montreal. Una riunione tra il pilota della McLaren e il capo della Red Bull nel bel mezzo del Gran Premio del Canada che senso ha?

Può avere tanti significati. Hamilton parla con Christian Horner di questioni tecniche? Di sponsorizzazioni? L’incontro ha creato in effetti un certo imbarazzo perché due protagonisti assoluti del mondiale e soprattutto rivali nella corsa al titolo non è certo una situazione normale. E così diventa assai difficile non vedere nell’incontro di sabato un primo passo verso una futura trattativa di mercato. Anche perché tutto coincide a perfezione. Scadenze di contratti, sponsor e strategie dei vari team. Un puzzle che rischia di trovare tutti i suoi pezzi belli in ordine e pronti per essere sistemati. Chi però non vuole sentir parlare di trattative e mercato è il management di Lewis Hamilton: “Possiamo smentire categoricamente ogni trattativa tra Hamilton e altri team. Lewis è un pilota della McLaren ed è contento di esserlo”.

Queste le parole pubblicate ieri dal quotidiano inglese Mirror. Parole che però non riescono a mettere da parte indiscrezioni e voci. Troppo importante come gesto per essere etichettato come un semplice incontro di cortesia a fine qualifiche.

Chi vede nell’incontro un primo passo verso un trasferimento è l’ex pilota di Formula Uno David Coulthard che nel suo spazio personale sul Daily Telegraph dice la sua senza mezzi termini: “Lewis ha un tremendo bisogno di cambiare aria. Forse è giunto il momento di provare qualcosa di nuovo. Dopo essere letteralmente cresciuto in McLaren Hamilton ha bisogno di lasciare quello che per lui è un nido e cercare stimoli e vittorie altrove. Spero di vederlo presto in Ferrari o alla Red Bull, sarebbe fantastico. Si toglierebbe di dosso un bagaglio pesantissimo di pressioni e responsabilità”.