Grecia nel caos, duri scontri ad Atene. Papandreou: Formerò nuovo governo

ATENE – Il primo ministro greco George Papandreou non si dimetterà. “Continuerò sulla stessa strada con il partito e il popolo greco”, ha affermato il primo ministro alla tv statale Net. In un messaggio alla nazione trasmesso in tv, il primo ministro ha affermato che oggi formerà un nuovo governo e chiederà la fiducia in Parlamento.


In precedenza Papandreou aveva offerto le dimissioni in cambio di un governo di unità nazionale con i conservatori all’opposizione. “Ho messo sul tavolo proposte per l’opposizione, ma le loro condizioni riporterebbero indietro il paese”, ha affermato il primo ministro.
Le sue dichiarazioni arrivano al termine di una giornata di violenze e contestazioni.
Quasi 30 mila persone sono scese in piazza ad Atene. La capitale è rimasta paralizzata, come il resto della Grecia, da un nuovo, il terzo dall’inizio dell’anno, sciopero generale contro le nuove misure di austerity studiate per evitare la bancarotta.
Non sono mancati gli scontri tra la polizia e i manifestanti di fronte al Parlamento e davanti al ministero delle Finanze. Il bilancio è di 12 feriti.


Trasporti e servizi pubblici fermi, banche, scuole, uffici e servizi pubblici sono rimasti chiusi, con gli ospedali attivi solo per le emergenze. Anche i giornalisti hanno preso parte all’agitazione, con un black out informativo a partire dalla mattina. Fermi i traghetti; nessuno stop per gli aerei dopo che i controllori di volo hanno scelto di non partecipare allo sciopero.


L’auto blu del primo ministro Papandreou è stata presa di mira dal lancio di arance da parte di un gruppo di manifestanti mentre si accingeva ad entrare nel cortile del Parlamento. Tutto l’edificio del parlamento, che si affaccia su un lato della centralissima piazza Syntagma, è stato circondato da 1.500 agenti in tenuta antisommossa. Un gruppuscolo di manifestanti a volto coperto, invece, ha lanciato alcune bottiglie incendiarie contro l’edificio che ospita il ministero delle Finanze, su un lato della centralissima piazza Syntagma ad Atene.
Intanto la Commissione europea assicura che la Grecia riceverà come previsto la quinta tranche del prestito Ue-Fmi da 12 miliardi a luglio. E’ quanto ha detto il portavoce del commissario europeo agli Affari economici e monetari, Olli Rehn, all’indomani dell’Eurogruppo straordinario sulla Grecia, convocato per preparare quello formale che si terrà il 19 e il 20 a Lussemburgo. “Sì, ci aspettiamo che riceva la quinta tranche a luglio”, ha detto Amadeu Altafaj, rispondendo alle domande dei giornalisti.


Intanto, la commissione Problemi economici e monetari del Parlamento europeo ha votato a favore della nomina di Mario Draghi a presidente della Banca centrale europea. A favore hanno votato 33 eurodeputati, 2 hanno votato contro e 4 si sono astenuti.
Il Parlamento europeo si esprimerà il 23 giugno.