«Siete l’Italia peggiore», bufera su Brunetta. «Non era rivolto ai precari»

ROMA – È bufera sul ministro per la Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, dopo che ieri a un convegno sull’Innovazione l’esponente del governo si è rifiutato di rispondere alla domanda di una rappresentante della rete dei precari definendola la parte ‘peggiore’ dell’Italia.

Oggi il ministro chiarisce in una nota che quel ‘voi siete l’Italia peggiore’ non era rivolto ai precari. Lo scontro, secondo Brunetta, è stato creato ad arte, si è trattato, spiega, di “un’azione premeditata con cura a fini mediatici. Da qui il mio duro giudizio su lorsignori (non certo sui precari tout court), che ribadisco con forza: ‘Siete l’Italia peggiore’.

“L’Italia peggiore – insiste – è infatti quella di quanti, non avendo di meglio da fare, irrompono sistematicamente in convegni e dibattiti per interromperne i lavori, insultare i presenti e riprendere la loro bravata con una telecamerina portatile per poi passare subito il video ai giornali amici (che notoriamente pullulano di precari)”.

Poi Brunetta spiega di aver lasciato la sala, senza rispondere alla domanda che gli era stata posta, ”quando ho capito che la signora intendeva sollevare il problema dei precari nella Pubblica Amministrazione: un argomento non solo estraneo al tema del convegno ma che avrebbe richiesto bel altro tempo e ben altra attenzione”.

Successivamente, intervenendo a Radio 24, il ministro ha aggiunto: “Ridirei tutto e lo rifarei”. “E’ stato un agguato mediatico costruito per avere immagini e voce, un agguato programmato. La rete usata come un manganello mediatico”, ha concluso il ministro.

L’opposizione però non ci sta. Per Anna Finocchiaro, presidente del gruppo del Pd al Senato, “il disprezzo” che esprime Brunetta ”è davvero intollerabile”. Sulla stessa linea Stefano Fassina, responsabile Economia e Lavoro del Pd, che tuona contro il ministro: ”Se avesse un minimo senso delle istituzioni si dovrebbe dimettere”.

Mentre la senatrice Giuliana Carlino, capogruppo dell’Idv in commissione lavoro, invita Brunetta a chiedere ”immediatamente scusa ai lavoratori che vivono ogni giorno la precarietà sulla loro pelle. La parte peggiore del Paese non sono i precari, ma coloro che anziché tutelare i più deboli, contribuiscono ogni giorno ad affossarli”.

Critiche al ministro anche dai sindacati. Per il segretario nazionale Fp-Cgil, Fabrizio Fratini, Brunetta “offende i lavoratori tutti, non solo quelli precari. Non vorremmo interrompere il delirio antilaburista del ministro – dichiara – ma avremmo da suggerirgli un bersaglio più idoneo per le sue ‘battute di caccia mediatiche’: l’Italia che bandisce concorsi ma che non assume i giovani che li vincono”.