Bce: «Rischi elevati per la stabilità finanziaria nell’eurozona»

ROMA – ”Nonostante il miglioramento delle condizioni economiche e finanziarie a livello mondiale e nell’area dell’euro persistono rischi per la stabilità finanziaria nella zona euro”. A rilevarlo è la Bce nel suo ‘Financial Stability Review’ sottolineando che per il terzo anno consecutivo dall’autunno del 2008 ”i rischi sono ancora prevalenti tra i settori più importanti dell’economia della zona euro, il che pone problemi non dissimili da quelli di molte altre economie avanzate”.

Per la Bce sono cinque i principali rischi: ”la vulnerabilità delle finanze pubbliche e il settore finanziario con i loro potenziali effetti di contagio”; la ”vulnerabilità della raccolta del sistema bancario e i rischi legati alla volatilità dei costi di finanziamento delle banche”; ”le perdite per le banche legati in particolare al calo dei prezzi degli immobili residenziali e commerciali in alcuni paesi dell’area dell’euro”; ”i rischi associati ad inattesi aumenti dei tassi di interesse a lungo termine con possibili implicazioni negative per le istituzioni finanziarie”; ”le tensioni nei flussi di capitali internazionali, la crescita dei prezzi delle attività nei Paesi emergenti e i rischi associati ad un riemergere degli squilibri globali”.

Quanto alla Grecia, una ristrutturazione del debito ”avrebbe ripercussioni potenzialmente pericolose” per il paese e il sistema bancario. Per questo serve ”uno sforzo determinato e senza indugi per migliorare i fondamentali dell’economia” attraverso riforme politiche macro economiche e strutturali. I piani negoziati con la Ue e l’Fmi ”sono ormai in atto” e pertanto devono ”essere rigorosamente applicati”.