Maroni: “Basta spendere per bombardare la Libia”

ROMA – Il governo italiano non deve più spendere soldi per i bombardamenti in Libia. A chiederlo è il ministro dell’Interno, Roberto Maroni, intervenendo al primo congresso della Uil-polizia dedicato al tema del lavoro, della sicurezza e dello sviluppo. “Spero si ponga fine alla guerra e ai bombardamenti in Libia: solo con un governo, qualunque esso sia, si può gestire il fenomeno immigrazione – spiega – altrimenti continueremo ad avere immigrati, immigrati, immigrati”.

Maroni ricorda che “il Parlamento Usa ha detto al presidente Obama ‘stop spendere soldi in Libia’: i governi d’Italia e d’Europa dovrebbero fare lo stesso”.


Maroni osserva: “Finché continueranno le bombe, gli immigrati dovranno essere considerati profughi che andranno assistiti. L’Italia fa integrazione, ma non può essere lasciata sola, non può essere solo un compito nostro”. Quanto a Gheddafi, “tutti i servizi delle superpotenze lo cercano e non lo trovano. Poi, lui si fa riprendere mentre gioca a scacchi: tutto il mondo non riesce a trovarlo ma il giocatore russo di scacchi sì… qualcosa non funziona. Intanto noi siamo gli unici ad avere un impatto negativo per la situazione in Libia”. Maroni è anche “preoccupato per quel che potrà succedere in Tunisia, dove l’instabilità sembra destinata a proseguire: temo, dopo l’estate, un altro flusso massiccio di immigrati verso l’Italia”. E cita un episodio singolare. “Stamattina sono sbarcati in 10 con una capra: quella – sorride – non so se la rimpatriamo…”.
Il titolare del Viminale annuncia di aver scritto una lettera al premier Silvio Berlusconi e al ministro dell’Economia, Giulio Tremonti sui tagli e sulle risorse necessarie per gestire la sicurezza. “Ho inviato una lettera affinché si possano mantenere per il 2011 almeno gli stessi livelli del 2010. I tagli hanno colpito il Viminale per il 36% su 29 miliardi di euro – ricorda – noi chiediamo ora un miliardo di euro solo per le spese rimodulabili: non stiamo chiedendo cos’ e pazz…”, dice in stentato accento napoletano. Per Maroni “il governo deve fare scelte coraggiose e inserire il tema della sicurezza non dico al primo o al secondo posto ma sicuramente sul podio, fra le prime tre priorità”. Il ministro dell’Interno ricorda che nel 2010 ci sono state 6.129 assunzioni di cui 2.023 hanno riguardato poliziotti, carabinieri e finanzieri. La richiesta per il 2011 è di 2963 unità.


Poi torna sulla riforma fiscale: “Sono convinto che si debba fare: è una scelta coraggiosa, ma in questo momento ci vuole coraggio. Sono soddisfatto che il ministro Tremonti abbia aderito a questa richiesta”. Quanto a un Bossi assediato dai ‘maroniti’, “non esistono i ‘maroniti’ né i ‘maroniani’: esiste la Lega e i leghisti, che sono una grande famiglia” assicura il ministro per il quale “tutte le sciocchezze che scrivono i giornali in merito appartengono, appunto, alla categoria delle sciocchezze”.