Grecia: proteste e rimpasti di Governo

ATENE – All’indomani degli scontri in piazza contro il nuovo piano di austerity del Governo per scongiurare la bancarotta e l’annuncio di un governo di unità nazionale, l’Fmi non nasconde la preoccupazione per ‘’l’incertezza’’ che regna ad Atene.


Dall’Europa, il commissario agli Affari economici e monetari Olli Rehn lancia un appello alla responsabilità politica sia da parte dei partiti politici greci sia dei più alti responsabili economici europei. I prossimi giorni saranno ‘critici’ per la stabilità finanziaria dell’eurozona, ha detto il commissario Ue, facendo riferimento alle ripercussioni per la situazione di Atene, per questo “ho fiducia in tutti i leader perché comprendano le loro responsabilità ed agiscano di conseguenza”.


“Sono fiducioso che domenica prossima l’Eurogruppo sarà in grado di decidere sul versamento della quinta tranche del prestito alla Grecia. E sono fiducioso che sarà anche in grado di concludere la revisione in corso, d’accordo con il Fondo monetario internazionale”. Il commissario europeo agli Affari economici e monetari ha poi spiegato che l’Eurogruppo che si terrà domenica e lunedì a Lussemburgo “discuterà i contenuti e le condizioni di un successivo programma per la Grecia e la natura del coinvolgimento del settore privato”, per poi prendere decisioni al prossimo Eurogruppo in agenda l’11 luglio. In questo modo, ha assicurato Rehn, “eviteremo uno scenario di default ed apriremo la strada ad un accordo per una strategia di medio termine”.


“Preoccupa che la situazione sia cambiata così drasticamente nelle ultime 24 ore”, è quanto afferma il consigliere del direttore generale dell’Fmi, Zhu Min, parlando della situazione in Grecia dopo la proposta del premier George Papandreou di creare un governo di unità nazionale, viste le forti proteste contro il piano di austerity dell’attuale esecutivo. In ballo c’è la sostituzione del ministro delle Finanze, l’artefice del piano di risanamento, George Papaconstantinou.