Cicolari-Menegatti agli ottavi, Lupo-Tomatis muraglia cinese

ROMA – Non c’era granché da fare, sinceramente, contro Penggen Wu e Linyin Xu. E infatti Daniele Lupo e Andrea Tomatis non hanno portato a casa quasi nulla. Si sono arresi in due set dai parziali severi, più di quello che probabilmente avrebbero meritato. Anche se resta chiaro che i cinesoni hanno dominato. Del resto non è un caso che negli ultimi due anni, in 17 apparizioni allo Swatch World Tour, solo due volte siano andati sotto il 9° posto: segno che hanno una costanza di gioco e rendimento ormai collaudata. Nel primo set Lupo e Tomatis sono andati sotto 5-13, poi 7-14. Lì una coppia più smaliziata avrebbe affondato, perché Wu e Xu sono andati in crisi. Fino a farsi quasi rimontare completamente.: 12-14. Poi hanno ripreso a giocare (16-21). E se nel secondo set l’arbitro non avesse fischiato due “doppie in palleggio” consecutive a Lupo in avvio, quando si era ancora punto a punto, forse avremmo visto un po’ più di equilibro. Ma non c’è molto da recriminare, visto che è finito 13-21.

Ora Lupo e Tomatis sono terzi nel girone e per loro vale il discorso fatto ieri per Gioria e Momoli (speriamo con esito migliore). Ovvero: delle 12 terze, le migliori 8 vanno ai sedicesimi. Bisogna quindi sperare che almeno 4 abbiano quoziente set (in caso di parità quoziente punti) peggiore. Vedremo. Per ora restano alcuni colpi straordinari di Lupo, 20enne di Fregene cresciuto nelle sfide 3X3 dei vari stabilimenti balneari giocando con papà Carlo e nonno Giorgio. Come quando con un tuffo prodigioso ha raccolto un attacco che sembrava già caduto, si è rialzato e con la mano sinistra si è inventato una schiacciata morbida atterrata all’incrocio delle righe. O ancora come quando, intuendo un colpo a scavalcare di un cinese, si è staccato da muro, e indietreggiando ha portato un tocco di nocche a due mani, una specie di volée in una zona sguarnita del campo cinese. Segnali di un estro che ci farà divertirà e ci darà soddisfazioni, giurano in tanti. L’altra buona notizia riguarda due che oggi non hanno giocato: Martino-Nicolai. Terzi nel girone, sono una delle migliori 8 terze e dunque enrano nei sedicesimi. Niente da fare per gli Ingrosso I gemelli di Leverano (Lecce) hanno ceduto 0-2 (doppio 18-21) ai tedeschi Dollinger-Windscheif, pagando anche il problema alla coscia sinistra di Paolo. I due finiscono al trezo posto del loro girone, purtroppo non sono una delle migliori 8 terze. E dunque chiudono qui il Mondiale in casa.

Marta Menegatti e Greta Cicolari sono agli ottavi di finale dello Swatch World Championship, turno più alto raggiunto da una coppia italiana negli ultimi 5 Mondiali. Solo Bruschini-Solazzi, nel 2001 a Klagenfurt fecero meglio, arrivando quinte. Ma non è il momento di guardare indietro. Adesso è meglio ammirare Marta e Greta che nei sedicesimi hanno battuto le russe Vasina e Vozakova. Con un primo set senza troppa battaglia (21-16). E riuscendo invece ad uscire da un momento di difficoltà nel secondo, quando le avversarie miravano Marta e lei è andata in affanno. Subendo in ricezione e faticando contro l’alto muro della Vasina (14-17). Ma come già anche i altre occasioni, nel momento peggiore è uscito il carattere delle leonesse azzurre. Greta ha preso un muro. E Marta ha reagito con grinta. Da lì è partita la serie che ha ribaltato il set e risolto il match: 19-17 per le azzurre e poi 21-18 finale. Per il quarto 2-0 in altrettante partite. Tra l’entusiasmo del pubblico che ogni giorno cresce. E in mezzo al quale è sbucato anche un trombettiere. Oggi le aviere (Marta e Greta appartengono al Gruppo sportivo dell’Aeronautica Militare) affrontano negli ottavi le medaglie di bronzo olimpiche Zhang Xi-Xue Chen e in caso di successo, in giornata avranno anche i quarto di finale. Non sarà semplice.