Nel 2013 finale ancora a Wembley

NYON – Dopo aver ospitato a maggio la spettacolare finale di Champions League tra Barcellona e Manchester United, Wembley tornerà a essere il palcoscenico della sfida più importante tra due anni. Durante la riunione di Nyon, infatti, il Comitato Esecutivo della Uefa ha deciso all’unanimità le sedi delle finali delle competizioni per club del 2013: Wembley ospiterà la finale di Champions League, l’Amsterdam Arena quella di Europa League, mentre le due vincitrici delle competizioni si giocheranno la Supercoppa Europea allo stadio Eden di Praga.


Il presidente Uefa Michel Platini ha spiegato che ci sono circostanze eccezionali per far disputare un’altra finale a Londra. “Fondata nel 1863, la Federcalcio inglese (FA) è la più vecchia di tutte le federazioni nazionali e nel 2013 festeggerà il suo 150esimo anniversario – ha ricordato – Data l’eccezionale natura di questo momento storico per il nostro sport, e considerando che festeggeremo anche i 150 anni delle Regole del Gioco, abbiamo pensato che era compito della Uefa aiutare la FA a festeggiare l’evento in modo speciale. Per questo motivo abbiamo deciso di tornare a Londra, e a Wembley, la casa della Federazione inglese, per la finale della Champions League del 2013”.


Platini ha anche annunciato che il 37º Congresso Ordinario della Uefa si terrà a Londra nei giorni che precederanno la finale di Champions. Nella prossima stagione, a ospitare le due finali delle due competizioni continentali, saranno la Fussball Arena di Monaco di Baviera (Champions, 19 maggio) e lo stadio nazionale di Bucarest (Europa League, 9 maggio).


Il Comitato Esecutivo ha poi approvato all’unanimità la proposta di Jacques Lambert, presidente dell’organo che organizzerà gli Europei del 2016, di aggiungere le due città-riserva di Tolosa e Saint-Etienne alle nove già scelte per ospitare le gare che si terranno in Francia. Con la fase finale che passerà a 24 squadre, invece di 16, a partire dal 2016, ci saranno 51 partite invece delle 31 attuali durante il torneo. Secondo il Comitato Esecutivo era meglio aumentare il numero delle città per far fronte all’aumento del numero delle partite.