Bce, chieste le dimissioni di Bini Smaghi Il premier: compia atto di responsabilità

Roma – La nomina di Draghi alla Bce rischia di portare con sé una scia di polemiche. E, nella peggiore delle ipotesi, di aprire un caso internazionale. Il governo ha incassato il sostegno di Sarkozy assicurando l’appoggio italiano all’ingresso di un rappresentante di Parigi nel board dell’Eurotower. E ora, ufficialmente, ha chiesto a Lorenzo Bini Smaghi di fare un passo indietro e di interrompere il suo mandato che scade solo nel 2013.


Per ottenere anche dalla Francia l’assenso alla candidatura di Mario Draghi alla guida della Banca centrale europea, ha ricordato il premier italiano, occorre che ci sia nell’organismo anche un consigliere francese, il che “dovrebbe avvenire con le dimissioni di Bini Smaghi dalla banca stessa”. E, ha aggiunto, “su questo stiamo lavorando”.


Durante l’incontro a Palazzo Chigi con Bini Smaghi il premier ha chiesto all’economista di ‘’compiere spontaneamente e responsabilmente un passo indietro, dando le proprie dimissioni’’ con ‘’un preciso atto di responsabilità nei confronti delle istituzioni europee e del suo Paese’’.


Dopo l’incontro, Bini Smaghi ha eluso le domande dei giornalisti, svicolando con un “no comment, non parlo”, ma aggiungendo di aver fatto riferimento a Tommaso Moro e alla sua capacità di resistere a Re Enrico VIII, intervenendo nella mattinata di ieri in Vaticano.