La Figc vuole tempi brevi per sanzioni

ROMA – Troppa chiarezza ancora non è stata fatta, ma certo i tempi dovranno essere brevi. Il capitolo del calcioscommesse sul fronte sportivo è pronto a decollare: il presidente della Figc, Giancarlo Abete, ha ammonito sui falsi moralizzatori e sulle generalizzazioni che hanno fatto gridare al mega scandalo anche in serie A quando ancora elementi forti sul massimo campionato non sono emersi e resta comunque ottimista sul regolare via dei campionati.


Il procuratore Stefano Palazzi, a una settimana dal vertice a Cremona con il pm Roberto Di Martino, titolare dell’inchiesta penale sulle scommesse, sta preparando il calendario di audizioni dei tesserati coinvolti per capire l’entità dell’illecito e soprattutto le ripercussioni su squadre e campionati.
Al momento la serie B, che vede tirate in ballo Atalanta, Siena, Piacenza, Sassuolo, Padova, Ascoli, AlbinoLeffe: ma anche qui c’é da valutare il ruolo attivo dei giocatori e se l’illecito è stato realmente commesso.


In Lega Pro tra i club sotto i riflettori ci sono Benevento, Alessandria e anche la stessa Cremonese dalla cui denuncia alla magistratura sulla presunta somministrazione di sonnifero ai giocatori per farli giocare male da parte dell’ex portiere Paoloni è scattata l’inchiesta.


I toni allarmistici negli ultimi giorni si sono decisamente abbassati e comunque la presunta bufera entro agosto deve essere comunque chiusa.


Intanto oggi i vertici del pallone si ritroveranno a Fiumicino per l’assemblea straordinaria della Figc per approvare il nuovo statuto: un iter faticoso che nemmeno il passaggio all’ultimo consiglio federale appena qualche giorno fa ha snellito. Carlo Tavecchio, che ha presieduto la commissione sullo statuto, ha tolto gli emendamenti sul diritto di veto e sul peso delle rappresentanze in consiglio federale. Prima del via dei lavori la Lega ha fissato una riunione in vista soprattutto dell’appuntamento di mercoledì a Milano in cui terrà banco la questione dei diritti tv.


Entro fine mese Abete ha auspicato anche che arrivi una decisione in merito allo scudetto del 2006 assegnato all’Inter e su cui pesa l’esposto della Juve, e ci sarà da discutere anche della riforma dei campionati, a cui ha lavorato Mario Macalli.