L’Italia in una regione: le Marche

Sempre caro mi fu quest’ermo colle,/E questa siepe, che da tanta parte/De l’ultimo orizzonte il guardo esclude./Ma sedendo e mirando, interminato/Spazio di là da quella, e sovrumani/Silenzi, e profondissima quiete/Io nel pensier mi fingo, ove per poco/Il cor non si spaura. E come il vento/Odo stormir tra queste piante, io quello/Infinito silenzio a questa voce/Vo comparando: e mi sovvien l’eterno,/E le morte stagioni, e la presente/E viva, e ‘l suon di lei. Così tra questa/Infinità s’annega il pensier mio:/E ‘l naufragar m’è dolce in questo mare.

La voce di Dustin Hoffman, con il suo inconfondibile accento americano, interpreta L’Infinito di Giacomo Leopardi in uno spot televisivo che ha fatto il giro del mondo non senza sollevare polemiche. Ma alla fine ha avuto ragione la scelta del presidente della regione Gian Mario Spacca tanto che lo spot è diventato video cult su YouTube. Il traino di Hoffman come testimonial è confermato dalla quota di turisti influenzati dalla pubblicità (l’8,6% tra i soli italiani, mentre i pernottamenti degli stranieri sono aumentati del 21,5% nel 2010), e così la Regione ha deciso di proseguire il suo rapporto di collaborazione puntando stavolta sui prodotti, il made in Marche, declinati nei cinque sensi. E l’attore –testimonial li ‘interpreta’ negli scatti di Bryan Adams, che lo immortala fra gusti e sapori, suoni e paesaggi.

E d’altra parte, l’influente bibbia dei pensionati americani AARP (35,6 milioni di abbonati) ha scelto la regione italiana tra i «cinque paradisi terrestri» dove andare a vivere dopo la pensione, insieme a Puerto Vallarta (Messico), regione Linguadoca-Rossiglione (Francia), Boquete (Panama) e Cascais (Portogallo).

Il motivo: «Le Marche hanno tutto: splendide spiagge, vigneti ridenti, arte e architettura a non finire, alcuni dei migliori piatti di pesce della cucina italiana e persino montagne nevose dove praticare sport invernali». Se tutto ciò non bastasse, spiega il giornalista di AARP Barry Golson, «Le Marche hanno un ottimo clima, un buon sistema sanitario pubblico, festival operistici all’aperto e prezzi abbordabili». Visto dall’America, il polémico spot ha finito per aiutare l’immagine di una regione «sufficientemente trendy — scrive AARP — da acchiappare Hoffman come testimonial». Il primo a «scoprirla» è stato lo scrittore John Moretti che nel suo libro del 2004 Living Abroad in Italy dedicò un intero capitolo alle Marche. Un anno più tardi il New York Times ha pubblicato un lungo servizio intitolato Is Le Marche the Next Tuscany?, rimasto per lungo tempo tra i pezzi più letti del suo sito web. E c’è anche la superchef di origine italiana Lidia Bastianich, che alla cucina marchigiana ha dedicato numerose puntate del suo popolarissimo show Lidia’s Italy.

“Internazionalizzazione – afferma Paolo Perazzoli, consigliere regionale e già sindaco di San Benedetto del Tronto, capo-delegazione di una missione della regione in Venezuela con a seguito anche un grupo di imprenditori – per noi non è una parola vuota ma un modo di vivere quotidiano. Tanto è vero che in regione è stata creata una struttura denominata Servizio Internazionalizzazione, Cultura, Turismo e Commercio per realizzare uno stretto rapporto tra politiche di internazionalizzazione, di promozione turistica e dell’identità regionale, di sostegno agli Istituti e alle Attività culturali delle Marche: cultura come asse strategico dello sviluppo economico e sociale del territorio marchigiano”.

Con Perazzoli hanno partecipato al viaggio Raffaele Bucciarelli, consigliere regionale; Paolo D’Erasmo, sindaco di Ripatransone; Pietro Talarico, direttore del dipartimento comercio e fiere della regione Marche; Giovanni Piunti della Cantina dei Colli Ripani; Giuseppe Ricciotti della Movinox, che realiza istallazioni chiavi in mano per l’industria di trasformazione di prodotti alimentari; Giovanni Lucci, della Frigotecnica Internazionale, che realizza impianti di refrigerazione industriale; Tarcisio Senzacqua, della Sint Tecnologie, che lavora nell’aera dei mattatoi e settore agroalimentare; e Filippo Mercanti, della Ondamar che si occupa di import/export di pesce congelato.

”Tutte imprese medio-piccole che rappresentano in pieno il modello marchigiano, soprattutto imprese del settore agroindustriale, anche perchè sappiamo come sia importante per il Venezuela ottimizzare la produzione agricola ed abbiamo riscontrato un grande interesse in tutte le riunioni sia con esponenti governativi che privati.

L’agenda preparata e diretta da Alfredo Giorgi, direttore dell’Ice locale, ha permesso alla delegazione di conoscere le esigenze di vari settori: dalla Feporcina alla Mediterranea de Alimentos, da Fedenaga a Fedeagro, fino a Puerto Ordaz e Ciudad Bolivar nel Centro de Formación/Soledad/Falconero, dove si sono presi accordi di formazione presso università marchigiane e stage di formazione presso imprese della regione, ancora con Venacor e Cavedepra, Confagan e per finire al Ministero dell’Alimentazione con il ministro Osorio con cui sono stati avviati accordi di massima di collaborazione nel settore dell’alimentazione. Il ministro è stato invitato in regione per conoscere personalmente la realtà marchigiana. Non sono mancati incontri con Agropatria e Insopesca, nè degustazioni con i vini dei Colli Ripani e una visita alla Plumrose dove la Frigotecnica Internazionale ha realizzato recentemente un impianto di refrigerazione. E per finire una riunione presso Cavenit con imprenditori del settore tusristico.

“Sono veramente soddisfatto, e con me anche gli imprenditori che mi hanno accompagnato, dai risultati di questo viaggio. Abbiamo avuto molti incontri di alto livello ma soprattutto con risultati tangibili. Torniamo nelle Marche con vari progetti di fattibilità che spero presto diventino realtà e che servano da traino per altri. Devo ringraziare il presidente Giorgio Trevisi ed il segretario generale Giampietro Cattabriga della Camera di Commercio Venezolana Italiana, per l’appoggio ed i consigli ricevuti; ma soprattutto il direttore dell’Ice Alfredo Giorgi per la qualità degli incontri e l’attenta regia nella realizzazione della missione”.

Non manca uno spunto sulle nostre collettività marchigiane nel mondo: “Nel programma di governo del presidente Spacca, si è proposto di inserire nel programma promozionale annuale almeno un’iniziativa ogni anno e almeno una in ogni continente nel triennio 2011/2012 allo scopo di presentare l’economia marchigiana e le eccellenze produttive con il concorso delle associazioni all’estero, dell’Unione delle Camere di Commercio, degli uffici ICE, attraverso eventi seminariali, presentazione di prodotti tipici, workshop tra imprese ed associazioni economiche. Ed anche iniziative volte alla conoscenza delle potenzialità turistiche marchigiane e l’impegno a coinvolgere giovani discendenti marchigiani nelle fiere del turismo e nelle altre iniziative di promozione della Regione Marche all’estero. Tra l’altro stiamo anche pensando di aprire, il primo sarà a Monaco di Baviera, alcuni negozi specializzati nella vendita dei prodotti alimentari della regione: dai vini, ai salumi, alla pasta, ai formaggi ecc, pensando proprio alla diffusione delle collettività marchigiane nel mondo, lì dove hanno lavorato per tanti anni come battistrada introducendo e facendo conoscere i nostri prodotti. La globalizzazione ante litteram”.

Importante sarà la continuità ed il tempo dirà se le promesse saranno mantenute, e non come spesso è accaduto con altre delegazioni, dimenticate quando al ritorno in Italia la quotidianità riprende il sopravvento. Ma questa volta sembrerebbe proprio che la regione Marche abbia deciso seriamente di diventare “cittadina del mondo”.