Bolelli, Schiavone, Errani: tris vincente a Wimbledon

LONDRA – Tre vittorie e due sconfitte prima del diluvio: positivo il bilancio degli azzurri nella prima giornata dei Championships, seppur dimezzata per la pioggia. Vincono Francesca Schiavone, al suo primo match sul Centrale di Wimbledon, Simone Bolelli e Sara Errani. Subito fuori, viceversa, Filippo Volandri e Potito Starace, che però hanno l’attenuante che partivano con lo sfavore dei pronostici. Il prologo non è stato certo dei migliori, con l’annuncio del ritiro di Fabio Fognini per un problema alla coscia sinistra. Certamente più fortunato Bolelli, anche lui in tabellone nonostante la sconfitta nell’ultimo turno di qualificazioni. Contro l’austriaco Martin Fischer, numero 151 del mondo, il bolognese ha sfoderato un tennis brillante, chiudendo in tre set (7-5 6-4 6-4) e 40 colpi vincenti.


“Rispetto al torneo di qualificazioni – ha spiegato Bolelli -, qui l’erba è molto più lenta, si può giocare molto bene anche da fondo”.


Già salito fino al terzo turno nel 2008 Simone ha così descritto l’incantamento dei Championship: “Wimbledon è il tennis, è l’immagine con cui cresci quando sei bambino. Il mio giocatore preferito su questi prati era Pat Rafter”. Purtroppo però sfuma un possibile secondo turno tutto italiano. Il prossimo avversario di Bolelli sarà infatti lo svizzero Stanislas Wawrinka, che ha sconfitto Starace (6-3 6-4 6-4), arresosi in meno di due ore. “Non mi piace giocare sull’erba, non riesco ad esprimere mai il mio gioco. Meno male che si gioca solo un mese all’anno su questa superficie”, il commento del tennista di Benevento. Non ha avuto chance nemmeno Volandri, che ha raccolto appena cinque giochi contro il finalista della scorsa edizione, Tomas Berdych (6-2 6-2 6-1). E che ad inizio terzo set ha pure accusato un indurimento muscolare alla schiena.


Nel tabellone femminile grande impresa di Sara Errani, che firma la più grande sorpresa di giornata eliminando la testa di serie numero 17, Kaia Kanepi (6-1 6-4).


“Penso di aver giocato un match intelligente – ha spiegato la bolognese -, soprattutto nel secondo set quando sono stata avanti 3-1, e ho perso il settimo game, lunghissimo, dopo aver avuto tre o quattro palle break”.
Vince anche la Schiavone, che supera per la prima volta in carriera l’australiana Jelena Dokic (6-4 1-6 6-3), che era stata battuta da Roberta Vinci in finale nel torneo di Den Bosch sabato scorso. Il match si è concluso con il tetto chiuso sul Centrale.


“E’ stata un’emozione bellissima giocare sul Centrale – ha spiegato Francesca -. Per me è stato un vero onore. Quando si chiude il tetto è come se il campo diventasse più raccolto, più intimo”.


Lucida la sua analisi sul match: “Credo di aver acquisito una continuità di gioco e intensità che ora mi permette di vincere match che non avrei portato a casa qualche anno fa”.


Nessuna sorpresa tra i big: vincono Venus Williams (contro l’uzbeka Akgul Amanmuradova, 6-3 6-1), criticata per il suo nuovo vestito senza maniche e con vistoso spacco sulla schiena; così come Rafa Nadal, che dopo un inizio diesel lascia le briciole a Michael Russell (6-4 6-2 6-2).