Signori in lacrime: “Mi hanno massacrato”

ROMA – “In 15 giorni rinchiuso in casa ho studiato a memoria l’ordinanza, ho visto le trasmissioni e c’era e c’è stata una disparità: ci sono state notizie inventate, false, un massacro mediatico”. Beppe Signori, visibilmente emozionato, si sfoga in conferenza stampa a proposito del suo coinvolgimento nell’inchiesta “Last Bet” della procura di Cremona sul calcioscommesse.


“A un certo punto mi sono ritrovato, dopo due giorni, massacrato in tutto e per tutto”, continua Signori, che parla di circa “28 cose inventate di sana pianta”, come per esempio la notizia degli assegni trovati a casa sua: “Ognuno di noi ha una banca e un blocco di assegni, ecco, sono stati presi i miei assegni, nemmeno firmati. Forse mi porto dietro una nome sbagliato, sono uno che gli piace scommettere ma legalmente e poi guardarmi la partita, di scommesse illegali non ne faccio e non ne voglio fare”.


Signori parla anche del famoso incontro nello studio dei commercialisti Giannone e Bruni e del ‘papello’ trovato a casa sua. “Erano condizioni scritte dal sottoscritto, volevo capire dove volessero arrivare, mi fu chiesto di fare da garante per avvicinare qualche giocatore di serie A ma io determinate cose non le faccio e non pensavo che un personaggio del genere potesse avvicinare un giocatore di serie A. Ci sono 50 mila intercettazioni telefoniche ma nessuna mia, io che ero il capo dei capi. Cosa facevo allora per comunicare, segnali di fumo?”.