Compensi top manager: incrementi del 20% non sempre giustificati

ROMA – Emergono, per le società di maggiori dimensioni, “incrementi nei compensi corrisposti al top management nell’ordine del 20%. Non sempre tali aumenti sembrano giustificati dai risultati economici”. Lo afferma il direttore generale di Bankitalia, Fabrizio Saccomanni.

“Che adeguati meccanismi di remunerazione e di incentivazione del management favoriscano la competitività e il buon governo delle società è evidente”, premette Saccomanni, che però aggiunge: “Altrettanto evidente è la difficoltà di individuare corretti e trasparenti criteri di correlazione tra la performance aziendale e le remunerazioni”. Infatti, “se da un lato i sistemi retributivi tendono ad attrarre e mantenere nell’azienda i soggetti dotati delle migliori capacità professionali, dall’altro gli stessi non devono essere in contrasto con gli obiettivi aziendali e le strategie di lungo periodo”.

Resta quindi “aperta la questione dell’individuazione di efficaci meccanismi di governance che assicurino politiche di remunerazione maggiormente correlate agli interessi degli azionisti e alle responsabilità dei beneficiari”.