Libia, Frattini chiede tregua, la Nato gli dice No

ROMA – In Libia è necessaria una “sospensione umanitaria immediata delle ostilità” per consentire la creazione di corridoi umanitari in grado di aiutare la popolazione. Lo ha detto il Ministro degli Esteri Franco Frattini, nella sua audizione in commissione alla Camera sul Consiglio europeo che si aprirà oggi a Bruxelles.
La “priorità”, ha precisato Frattini resta il cessate il fuoco che rimane “in primo piano nella strategia politica dei negoziati”, ma attualmente, per il ministro, è “fondamentale la cessazione umanitaria delle azioni armate per consentire aiuti immediati”.

Un immediato blocco delle ostilità, ha sottolineato il titolare della Farnesina “che consentirebbe di evitare quello che il Cnt teme: la consolidazione della spartizione in due della Libia. Ma permetterebbe anche e soprattutto l’accesso a località della Libia isolate nelle quali la situazione umanitaria è drammatica, come la periferia di Misurata e la stessa Tripoli”. “Se, come l’Italia auspica, ha spiegato il ministro in vista del consiglio europeo di domani (oggi, ndr), questa sarà indicata come una soluzione praticabile, si tratterà di un primo passo per consentire di venire incontro a esigenze umanitarie gravissime”.


Dal ministro degli Esteri anche una “precisa raccomandazione alla Nato sulla drammatica vicenda degli errori che colpiscono i civili”. “Rispetto all’azione della Nato – ha detto riferendo alle commissioni riunite Esteri e Politiche Europee – è opportuno chiedere una sempre più dettagliata informazione su esiti e risultati e ribadire una chiara e precisa raccomandazione sulla drammatica vicenda degli errori che colpiscono i civili, che non é chiaramente la missione della Nato”.

Nato, Francia e Inghilterra: continuare le operazioni


Intanto, il segretario generale dell’Alleanza Anders Fogh Rasmussen ha dichiarato la Nato “continuerà” le operazioni militari in Libia. La Francia è contraria ad una pausa nelle operazioni militari in Libia e Downing Street, nella persona del portavoce del primo ministro britannico David Cameron, ha ribadito ieri che la coalizione internazionale non deve fermare, seppur temporaneamente, le operazioni militari ma che continuera’ a ”intensificare le azioni sulla Libia”.

Pechino: ribelli importanti interlocutori


Il ministro degli esteri cinese Yang Jiechi ha definito il Consiglio Nazionale di Transizione dei ribelli libici “un importante interlocutore”. La dichiarazione di Yang è riportata dal sito web del ministero.