Rossi cerca il riscatto al Mugello

ROMA – La settima gara del mondiale 2011 è passata e non è andata di certo male per Valentino Rossi. Sotto un cielo capriccioso, ad Assen, il nove volte campione del mondo é riuscito a limitare i danni, portandosi a casa un altro quarto posto, forse un risultato al di sopra delle aspettative vista la scelta di correre con una moto inedita.


La GP11.1 portata in gara sabato, non è la moto del miracolo, ma segna un momento importante per il rapporto Rossi-Ducati. A Valentino, la moto che ha ereditato dall’australiano Casey Stoner, non è mai piaciuta. Sin dai test di Valencia nel 2010, Rossi non si è trovato in sintonia con la Desmosedici, troppo scorbutica e poco sensibile ai tentativi di “ammorbidimento” voluti da Rossi in questi mesi. Ecco quindi la nascita del progetto GP12, la versione con motore 1000 cc che doveva essere schierata l’anno prossimo. Doveva perché, escludendo il motore, la GP11.1 è una GP12 con motore 800cc.


“Dobbiamo metterci in testa che questa sarà la moto per quest’anno e se vogliamo vincere nel 2012, ci dovrà essere un’altra GP12”, ha detto il campione di Tavullia. Il messaggio è chiaro, la moto che dal 2007 ha sviluppato Casey Stoner era buona solo per lui (e in questo senso i risultati dell’australiano parlano da soli), per seguire la “stella fortunata” di Rossi bisognerà lavorare alla sua maniera e risolvere i problemi che questa nuova moto ha già ereditato dalla precedente.


“Abbiamo ancora troppo sottosterzo, non riesco a far curvare la moto come voglio, bisognerà concentrarsi su questo, mentre il posteriore va già molto meglio della GP11”, ha affermato Valentino. Tutto questo possibilmente andrebbe, se non risolto, pensato almeno per le curve e i sali-scendi del Mugello, pista della Ducati per i test e di Valentino per la pancia del suo pubblico, che arriva in massa sulle colline toscane ormai da anni per vedere le prodezze del pluricampione di Tavullia. Il circuito toscano, che è di proprietà della Ferrari, però, rappresenta anche un incubo da dimenticare per Vale.


Solo 13 mesi fa, la terribile caduta alle Biondetti, costata a Rossi la frattura esposta e scomposta della gamba destra. Un mostro in parte già affrontato da Valentino nei test del Mugello con la GP12 nelle scorse settimane, ma sarà di certo un’altra emozione con la gara che si terrà la settimana prossima.


Al Mugello, poi, ci sarà da risolvere anche un’altra questione, quella delle gomme. In questo week end la Bridgestone ha chiesto a tutti i team della Motogp se volessero delle coperture più morbide delle attuali e come condizione per poterle produrre, ha posto l’unanimità nella risposta da parte delle squadre. Ebbene, l’unico a opporsi e a far saltare l’opzione per tutti é stato il team Gresini, quello di Marco Simoncelli, che al momento della richiesta – era venerdì dopo le prove ufficiali di Assen – era in pole position proprio con il pilota di Coriano. Il sospetto di molti è quello che la squadra italiana non volesse concedere vantaggi ai rivali e in molti sperano di arrivare a più miti consigli proprio in Italia.


Sempre parlando di Simoncelli, dopo Lorenzo che ha chiesto il ritiro della licenza al pilota italiano per il fatto di non imparare mai dai propri errori, il Mugello dovrà essere per lui un momento di sblocco dalla maledizione della gara. Sebbene Marco sia efficace in prova, nelle ultime tre gare ha sempre fatto errori madornali. In questo momento, infatti, nella lotta intestina tra i piloti HRC Simoncelli e Dovizioso per rimanere ufficiali, è proprio il secondo ad essere in vantaggio per i risultati ottenuti fin ora e anche solo per il fatto di essere sempre riuscito a finire le gare prendendo punti.