Rifiuti, Caldoro: “Non pago 15 anni di inadempienze”

NAPOLI – ”Non ci sto, non ci sto, non ci sto”. Lo ha detto il presidente della Campania Stefano Caldoro, in una conferenza stampa sul tema dei rifiuti.


Caldoro, indagato nell’inchiesta della Procura di Napoli per epidemia colposa, ha spiegato: ”Non ci sto a pagare le colpe di 15 anni di inadempienze e responsabilità dei Comuni, responsabilità anche perduranti ancora oggi”, ha detto. “Non ci sto a pagare le colpe dei ricatti e del boicottaggio della camorra”, poi ancora il terzo “rispetto ai comportamenti irresponsabili, di fronte a questa emergenza nazionale, della Lega Nord”. A proposito del Carroccio, Caldoro definisce “la posizione della Lega incomprensibile e inaccettabile”. “Come Regione Campania – ha rimarcato Caldoro – noi abbiamo fatto tutto quello che dovevamo mentre altri no, a partire dai Comuni e anche il governo con l’inaccettabile posizione della Lega”.


”La Regione – ha aggiunto – ha fatto tutta la sua parte, avendo poteri minimi e residuali”. E “da questo momento – ha annunciato Caldoro – la Regione Campania esce dai tavoli istituzionali locali e con il governo nazionale”. La decisione del presidente Caldoro “non è una protesta, ma una messa in mora”. “Se si è a un tavolo e si fa quello che si deve fare, è giusto pretenderlo anche dagli altri – ha spiegato – Uscire dai tavoli ci mette in condizione di fare il nostro lavoro in piena libertà”.


Sul fronte della raccolta dei rifiuti si registra una riduzione della spazzatura sulle strade. “Grazie ad un’attività di raccolta incessante, oggi si registrano 1720 tonnellate di rifiuti per strada, mentre ieri erano 1850. Tenendo conto che si sta procedendo ad un impegno di 24 ore su 24, dovremmo scendere sensibilmente anche oggi”, ha spiegato in una nota il vicesindaco di Napoli, Tommaso Sodano.
”La situazione resta critica, ma da quattro giorni continuiamo a registrare una diminuzione del numero di tonnellate di rifiuti in strada – prosegue – E’ di fondamentale importanza, però, che da domani la Regione liberi il transito verso le altre province, come si era impegnata a fare nei giorni scorsi in sede istituzionale, e autorizzi i mezzi della città di Napoli a sversare”. “Senza questa disponibilità e senza l’approvazione del decreto da parte del Governo – prosegue Sodano – la situazione si aggraverebbe di nuovo, vanificando tutti gli sforzi compiuti fino ad ora”.


Ieri i prelievi hanno riguardato in particolare il centro città, la zona turistica dove si è verificato il maggior numero di atti vandalici negli ultimi giorni, con roghi e blocchi stradali da Corso Umberto a via Duomo, ma anche in via Santa Lucia e Via Foria. Restano in difficoltà i quartieri flegrei di Fuorigrotta e Pianura, nella periferia occidentale della città. A Pianura, in particolare, si ripetono da diverse notti blocchi stradali con spazzatura riversata in strada a Via Montagna Spaccata, lunga arteria che unisce il quartiere napoletano all’adiacente comune di Quarto.


Aumentano gli interventi dei vigili del fuoco per spegnere le fiamme appiccate ai cumuli di rifiuti. In 13 ore i pompieri hanno eseguito 75 interventi tra Napoli e provincia. La maggior parte degli interventi si è verificata nel Giuglianese a Varcaturo Giugliano e Melito, a Napoli in centro e in periferia e nel quartiere di Pianura.

LE REAZIONI

De Magistris: “Regia della camorra”
Per il sindaco di Napoli Luigi de Magistris, “è evidente che c’è una regia dietro i roghi e i blocchi stradali”. La camorra “è sicuramente uno dei nemici principali di questa Giunta, che ci sia la sua regia dietro i roghi è evidente”, ha aggiunto. Con il piano ambientale della Giunta de Magistris, ha sottolineato il sindaco, “quello che è stato il business dei rifiuti a Napoli si interrompe definitivamente. Chi accende i roghi è gente che non ha a cuore questa rivoluzione ambientale. So che la camorra ci ostacolerà”.

Governo: “Stiamo lavorando”

“Il governo sta lavorando responsabilmente per trovare la soluzione giusta per l’emergenza rifiuti’’, ha detto il ministro per l’Attuazione del programma, Gianfranco Rotondi. E di “provvedimento serio” allo studio parla il ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo, sottolineando in una nota che “la situazione ha assunto proporzioni e problematiche che impongono un intervento capace di indicare una soluzione chiara, ancorché straordinaria e provvisoria, per il trasferimento dei rifiuti in altre regioni”.

Lega: no ai rifiuti di Napoli

Ma per il leghista Davide Boni “non una goccia di sudore della fronte della nostra gente dovrà andare a colmare la negligenza dei napoletani’’. ‘’Finiamola di dire che il problema dei rifiuti napoletani è un problema di tutti”, ha detto il presidente del Consiglio della Regione Lombardia. Anche il Veneto dice “no” ai rifiuti di Napoli. Il governatore Luca Zaia ha spiegato: “I rifiuti di Napoli non li vogliamo, ma siamo disposti ad offrire know how e tecnici per dare una mano a impostare la raccolta differenziata”.

Pd: “Necessario intervenire”

Dall’opposizione, il segretario del Pd Pierluigi Bersani chiede al governo di “intervenire immediatamente sull’emergenza della Campania, chiamare in aiuto tutte le regioni del Paese e pretendere e garantire che si avvii in tempi certi un percorso di autosufficienza del ciclo dei rifiuti in Campania”. “Se il governo si paralizza in situazioni del genere, significa che il governo non c’è più”, ha rimarcato Bersani.

Nichi Vendola: “Dichiarare stato emergenza”

Per Nichi Vendola, ‘’il governo dovrebbe dichiarare lo stato di emergenza e consentire a chi deve trovare le soluzioni di operare con snellezza e tempestività’’. ‘’Credo – ha spiegato il Governatore della Puglia – che tutta Italia debba farsi carico di questo problema, non si immagini che torni solo la Puglia a prendersi questo carico’’.

Idv: “C’è bisogno delle istituzioni”

Secondo il leader dell’Idv Antonio Di Pietro, “per affrontare la situazione a Napoli e tutelare la popolazione c’è bisogno di tutte le istituzioni, non solo del sindaco, che ha le mani legate se non c’è un provvedimento del Consiglio dei ministri e non c’è un supporto della Provincia di Napoli, della Regione Campania e di tutte le Regioni italiane”.