Rubygate: udienza preliminare senza Minetti, Mora e Fede

MILANO – Hanno deciso di non presentarsi all’udienza preliminare per il caso Ruby il direttore del Tg4 Emilio Fede, la consigliera regionale Nicole Minetti e l’agente dei vip Lele Mora che martedì scorso è stato arrestato per bancarotta fraudolenta aggravata per aver distratto dalla LM Management, la società fallita un anno fa, circa 8 milioni e mezzo di euro. Tutti e tre sono imputati per induzione e favoreggiamento della prostituzione, anche minorile, per le serate nella villa di Silvio Berlusconi ad Arcore.


L’udienza preliminare davanti al gup Maria Grazia Domanico comincerà sostanzialmente ‘divisa’ in due tronconi, quello del merito delle accuse e la parte che riguarda la trascrizione delle intercettazioni telefoniche. E’ probabile, infatti, che dopo la costituzione delle parti sia trattata la questione delle telefonate. I procuratori aggiunti Ilda Boccassini e Pietro Forno e il pm Antonio Sangermano hanno chiesto infatti la nomina di un perito che trascriva le telefonate da utilizzare nell’udienza di merito.


Davanti al gup i pm indicheranno le intercettazioni che devono essere trascritte e lo stesso faranno le difese, poi verrà dato il tempo al perito per effettuare la trascrizione. E’ difficile dunque che si entri già da domani nel merito della discussione. Le difese, domani o nella successiva udienza che potrebbe andare a dopo l’estate, potrebbero illustrare anche una serie di eccezioni, tra cui ad esempio quella sulla competenza territoriale dei magistrati milanesi, poichè i presunti festini a luci rosse sarebbero avvenuti ad Arcore, che ricade sotto Monza.


L’udienza preliminare a carico di Emilio Fede, Lele Mora e Nicole Minetti rappresenta uno stralcio dell’inchiesta su Ruby per la quale è indagato, con l’accusa di concussione e prostituzione minorile, il presidente del consiglio Silvio Berlusconi. Per il premier, però, la Procura di Milano aveva chiesto e ottenuto il giudizio immediato. Il 6 aprile scorso la prima udienza del processo è durata una decina di minuti. Ruby Rubacuori non si è costituita parte civile, così come il Viminale e uno degli agenti presenti in Questura la sera tra il 27 e il 28 maggio, quando la ragazza venne trattenuta per via di un furto e ‘liberata’ dopo una telefonata del premier e una del suo caposcorta. Berlusconi non si è mai presentato in Tribunale per questa vicenda e la prossima udienza è fissata per il 18 luglio quando i giudici usciranno con l’ordinanza sulle eccezioni.