Ustica, Napolitano: “Ogni sforzo per rimuovere le ombre sulla strage”

ROMA – Serve “ogni sforzo” per “rimuovere le ombre che ancora oggi circondano” la strage di Ustica. Nel trentunesimo anniversario del disastro aereo in cui il 27 giugno 1980 persero la vita 81 persone, il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano scrive al Presidente dell’Associazione Parenti delle Vittime, Daria Bonfietti, rinnovando la sua affettuosa e solidale vicinanza a tutti i familiari.

“L’iter tormentoso di lunghe inchieste e l’amara constatazione che le investigazioni svolte e i processi celebrati non hanno consentito la esauriente ricostruzione della dinamica dell’evento e la individuazione dei responsabili – afferma il capo dello Stato – non debbono far venir meno l’impegno convinto di tutte le istituzioni nel sostenere le indagini tuttora in corso.

Ogni sforzo deve essere compiuto, anche sul piano internazionale, per giungere finalmente a conclusioni che rimuovano le ambiguità, i dubbi e le ombre che ancora oggi circondano quel tragico fatto”.
Per Napolitano “la scelta dell’Associazione di celebrare l’anniversario attraverso un percorso artistico nello spazio antistante il ‘Museo della Memoria’ contribuirà ad accrescere la partecipazione collettiva al ricordo di una tragedia che resta viva nella coscienza dell’intero Paese e che esige una valida e adeguata risposta di verità e giustizia”.

Da Bologna, dove si è tenuta la commemorazione, la presidente Bonfietti denuncia una “violenta campagna di provocazione” contro l’Associazione messa in atto negli ultimi tempi.
“In questa operazione – prosegue Bonfietti – è stata messa in campo addirittura l’Avvocatura dello Stato ed è proprio l’Avvocatura dello Stato che afferma ‘si può legittimamente continuare a sostenere la fondatezza dell’ipotesi di un’esplosione esterna, dovuta all’impatto di un missile lanciato da un aereo non identificato’. E questa è la verità che ci è stata consegnata dalla magistratura e dal giudice Priore nel 1999”.
L’associazione, infatti, sostiene la tesi secondo cui quel 27 giugno nei cieli di Ustica ci sia stata un’azione di guerra in tempo di pace in cui il DC9 Itavia rimase coinvolto.

Poche righe, continua Bonfietti, “che rendono prive di senso e ridicole tutte le parole dette in questi giorni”.
L’Associazione “ha sempre cercato la verità, non una verità” rimarca ancora l’ex senatrice che, a chi sostiene la tesi opposta, e cioè quella di una bomba che è esplosa a bordo, ribatte: “Non siamo ‘il partito del missile’ come è stato detto e troviamo queste affermazioni offensive e lesive”.

Bonfietti punta il dito anche contro i Paesi come Francia, Usa, Germania, Belgio e Libia, che non hanno risposto alle rogatorie internazionali promosse dalla magistratura italiana che indaga sul disastro.
“Gli stessi oltraggi – sottolinea – li subiamo da Stati amici e alleati che non rispondono o rispondo in maniera ridicola’’. E che così facendo “vanificano il lavoro della magistratura”.