Crosetto: “Non è lesa maestà dissentire da Tremonti”

ROMA – “Penso di vivere in un paese normale, di far parte di una maggioranza dove si possa parlare liberamente. In un paese democratico una persona può dire quel che pensa senza problemi. Non esiste, dunque, un reato di lesa maestà anche se uno esprime un’opinione in dissenso da quella di Tremonti’’.
Il giorno dopo lo ‘sfogo’ contro Giulio Tremonti, Guido Crosetto torna a parlare della politica economica del professore di Sondrio in vista del Cdm di giovedì quando il governo sarà chiamato ad approvare la manovra economica e la riforma fiscale.

Crosetto spiega le ragioni del suo dissenso dalla linea del titolare di via XX settembre: “Un conto sono gli interventi contingenti, un conto è fare una profonda riforma della Stato, accorpare, razionalizzare tutto, in modo che la spesa non si crei più. E’ davvero incredibile come la libera espressione del proprio pensiero su certi temi possa diventare una notizia con tanto di titoloni”. Qualcuno vuole le dimissioni di Tremonti? “Io personalmente lo stimo – replica il sottosegretario alla Difesa – lo considero una pesona con una intelligenza non ordinaria, ma dovrebbe capire che vanno ascoltate anche le altre persone”.

Un nuovo affondo che vede dividersi il centrodestra.
Si sfila il ministro per Sviluppo economico, Paolo Romani: “Crosetto, che è un amico, ha forse segnalato un malessere, ma ha parlato ovviamente a titolo personale”.

Con Crosetto si schierano i deputati di Forza del Sud: “Le preoccupazioni del sottosegretario Crosetto non possono non essere condivise, soprattutto alla luce delle indiscrezioni giornalistiche sul taglio del 10% al Fas. Pensare di continuare a tagliare al Sud è irragionevole. Il rigore della manovra non può compromettere le già esigue disponibilità per lo sviluppo del Meridione e su questo Forza del Sud sarà intransigente”, scrivono in una nota, a firma del parlamentare nazionale di Forza del Sud, Ugo Grimaldi.

“Il sottosegretario Crosetto, lo dico a titolo personale, ha evidentemente detto quello che tutti sanno e che qualcuno finora non aveva avuto il coraggio di dire pubblicamente: Tremonti fa e disfa come gli pare con la finanziaria, porta in consiglio dei ministri una scatola vuota che poi, come ha detto giustamente Crosetto, riempie in base alle sue indicazioni”, dice il deputato del Pdl Giuseppe Moles.

“Dopo il polverone sollevato dal povero Crosetto – dice Moles – oggi isolato perché nessuno ha avuto il suo coraggio, mi auguro che possa servire perlomeno a stimolare Tremonti rendendolo disponibile alla partecipazione degli altri. Altrimenti vorrebbe dire che Crosetto ha ragione sostenendo quello che tutti sanno e che in realtà il vero premier è Tremonti. Qui siamo al redde rationem: o Berlusconi impone la sua forza e noi dobbiamo aiutarlo in questo per esempio per fare una riforma fiscale come la vuole lui, oppure Tremonti ha ragione e vince la sua linea politica demagogica e populista, come ha detto Crosetto in stile De Magistris’’, conclude Moles.