La Manovra sale a 47 miliardi. Bersani: «Una farsa drammatica»

ROMA – Una Manovra da 47 miliardi per arrivare al pareggio di bilancio nel 2014, così spalmati: due per le spese di quest’anno, cinque per il prossimo anno, venti nel 2013 e altri venti nel 2014. Sono questi i numeri, secondo le indiscrezioni, del provvedimento presentato dal ministro dell’Economia Giulio Tremonti nel vertice di maggioranza tenutosi ieri pomeriggio a Palazzo Grazioli.

Un incontro caratterizzato all’inizio da un clima teso con Umberto Bossi che arrivando in via del Plebiscito, aveva risposto con “sì” secco ai cronisti che gli chiedevano se sulla manovra il Governo rischiasse.
Da parte sua Tremonti ha smentito l’intenzione di abbandonare l’esecutivo: “In tasca ho solo una manovra seria e responsabile che sarà oggetto di un dibattito molto serio e responsabile”, nessuna lettera di dimissioni. Quindi ha rimarcato: “Sarà una manovra nell’interesse dell’Italia e degli italiani”.

Entrando nel merito, si partirà, secondo quanto detto dal ministro dell’Agricoltura Saverio Romano, “da chi ha di più. Il primo contributo lo daranno le banche”. Non solo. “Probabilmente i ministri dal prossimo mese saranno senza stipendio”. I responsabili dei dicasteri terranno “solo quello da parlamentare”, spiega sottolineando che la linea che seguirà il governo è quella “del maggior rigore, intervenendo soprattutto su tagli e sprechi come da noi richiesto”.
“Si farà una delega fiscale poi si entrerà nel merito” della manovra. L’aumento di 1 punto dell’Iva “è molto probabile”, ha detto comunque Romano.
“Non ci saranno riduzioni di tasse ma rimodulazioni”, ha annunciato il titolare degli Esteri Franco Frattini.
Restano ancora i dubbi della Lega con Bossi che lasciando il vertice, ha inclinato la mano a destra e a sinistra all’indirizzo dei giornalisti, a voler dire che il vertice ‘va così così’. Aggiungendo, più tardi: sulla manovra”c’è ancora da lavorare”.

Le misure, però, vengono già bocciate dal Partito democratico con Pier Luigi Bersani che parla di “presa in giro colossale. Gli italiani sono in mano a nessuno”.
Una “farsa drammatica”, secondo Bersani, in particolare per quanto riguarda le voci sulla ripartizione dei tagli che rimandano al 2013-14 il grosso degli interventi. “Significa un dare un messaggio privo di ogni credibilità. Ricordiamoci che quell’impegno con l’Unione Europea per il pareggio di bilancio l’hanno preso loro, in assenza di qualunque stimolo alla crescita”.
“E ora – prosegue – si spaventano di quello che loro stessi hanno creato e buttano l’amaro calice su un miracoloso 2013-2014, un anno magico per risolvere problemi ventennali…”. Forse, scherza il segretario del Pd, “aspettano un buono per risolvere i problemi…”.

Linea condivisa anche dall’Idv di Antonio Di Pietro. “La cosa che non accetteremo mai è l’ipocrisia di dire: ‘facciamo una manovra da 40 mld con impegni che partiranno nella legislatura prossima, quando o non ci saremo più noi, o se ci saremo non dovremo più rendere conto dopo pochi mesi agli elettori’. Questa furbata di non prendere impegni adesso per rinviarli a dopo le prossime elezioni è una furbata vetero-democristiana, da prima repubblica, che non possiamo accettare’’.

Anche per l’Udc di Pier Ferdinando Casini si tratta di una “manovra di galleggiamento, perché è costruita ad arte per sfangare l’estate e arrivare verso la fine dell’anno per andare a marzo-aprile alle elezioni senza pagare dazio, scaricando su chi governerà”.
Indiscrezioni a parte, ora si attende quel che dirà Tremonti. Per il varo ufficiale della manovra, però, si dovrà attendere il Consiglio dei ministri di giovedì.

A Palazzo Chigi, intanto, è andato in scena l’incontro tra Tremonti e il sottosegretario Guido Crosetto, protagonista nei giorni scorsi di un virulento attacco nei confronti del titolare del Tesoro (‘Una Manovra da psichiatra’ ‘Vuole far saltare banco e governo’, aveva detto). I due, secondo quanto si apprende da fonti governative, si sarebbero visti a margine del pre Consiglio per spiegare ai membri del governo i contenuti della manovra economica.

LE MISURE

ROMA – Blocco degli stipendi per gli statali per un anno in più, donne in pensione a 61 già dal 2012 per progressivamente arrivare a 65, ticket da 10 euro sulle prestazioni specialistiche e da 25 euro sul pronto soccorso a partire dal prossimo anno. Sono alcune delle misure contenute nella ‘bozza’ della manovra, un provvedimento di 82 pagine che poi si intersecherà con la riforma del fisco che riguarda Irpef, Iva, Irap e tasse sulle rendite finanziarie.

TICKET 10 EURO. Scatterà da gennaio per le prestazioni specialistiche ambulatoriali. Pagheranno invece 25 euro i ‘codici bianchi’ del pronto soccorso. Al momento infatti è stato stanziato un finanziamento da 486,5 milioni di euro solo per il 2011.

PENSIONI, PARTE IN 2014 AGGANCIO ETÀ A SPERANZA VITA.

PENSIONI D’ORO. Stop alla rivalutazione se sono 5 volte superiori al minimo. Per quelle pari a tre volte il minimo rivalutazione al 45%.

PENSIONI, DONNE A 65 ANNI. La bozza è stringente: dal 2012 servirebbero 61 anni per andare in pensione, e poi si aumenta di un anno fino a raggiungere i 65 anni. Ma l’ipotesi sarebbe già superata da una che prevede un adeguamento diluito: si parte dal 2015 con un mese l’anno, per accelerare dal 2020 di sei mesi l’anno, fino a raggiungere l’età pensionabile di 65 anni. Ma tutto sarebbe ancora aperto.

P.A. Stop a aumenti di retribuzione per il personale delle pubbliche amministrazioni fino a fine 2014. Proroga del turn-over ancora per un anno, esclusi Corpi di Polizia, Vigili del Fuoco e agenzie fiscali.

MISSIONI INTERNAZIONALI. La dotazione del fondo è incrementata di 700 milioni di euro per il 2011.

SPENDING REVIEW. Addio tagli lineari: parte dal 2012 ‘spending review’ “mirata alla definizione dei fabbisogni standard propri dei programmi di spesa delle amministrazioni centrali dello Stato”.

CROCE ROSSA. Sarà privatizzata. Il personale non militare rischia di essere posto in mobilità.

BADANTI E PENSIONI. Da gennaio pensione di reversibilità “ridotta, nei casi in cui il matrimonio con il dante causa sia stato contratto ad età del medesimo superiori a 70 anni e la differenza di età tra i coniugi sia superiore a 20 anni, del 10% per ogni anno di matrimonio mancante rispetto al numero di 10”.

CATTEDRE BLOCCATE. Dall’anno scolastico 2012/2013 le dotazioni organiche del personale docente, educativo ed Ata della scuola non devono superare la consistenza delle relative dotazioni organiche dello stesso personale determinata nell’anno scolastico 2011/2012.

NSEGNANTI DI SOSTEGNO. L’organico degli insegnati di sostegno dovrà prevedere in media un docente ogni due alunni disabili.

-ALTA VELOCITÀ. Arriva sovrapprezzo canone, servirà ad assicurare la copertura degli oneri del servizio universale.

PROTEZIONE CIVILE. Arrivano 64 milioni di euro nel 2011 per la gestione dei mezzi della flotta aerea del Dipartimento della protezione civile. Al relativo onere si provvede con una riduzione della quota destinata allo Stato dell’8 per 1000.

FONDI RESIDUI. Abrogate, dal 2012, le norme che dispongono la conservazione nel conto dei residui, cioè le somme stanziate ma non spese dalla PA, per essere utilizzate nell’esercizio successivo, di somme iscritte negli stati di previsione dei Ministeri. La Corte dei Conti ha quantificato in 108 miliardi l’ammontare dei residui passivi della PA.

IMMOBILI PUBBLICI. Arrivano “fondi d’investimento immobiliari chiusi promossi da Regioni, Provincie, Comuni anche in forma consorziata ovvero da società interamente partecipate dai predetti enti, per valorizzare o dismettere il proprio patrimonio immobiliare disponibile”.

CONTI DORMIENTI. Una piccola parte della manovra (100 milioni) sarà coperta dal fondo in favore delle vittime dei crack finanziari.