Scontri in piazza Tahrir, più di mille feriti

IL CAIRO – Sale a 1.036 feriti il bilancio degli scontri tra manifestanti e forze di sicurezza nei dintorni di piazza Tahrir, al Cairo. I manifestanti stanno ora chiedendo le dimissioni del maresciallo Tantawi, guida del Consiglio supremo delle Forze armate, al potere in Egitto dallo scorso 11 febbraio.


Le violenze sono scoppiate nei pressi del teatro Baloon, nel quartiere di Agouza. Poi sono arrivati centinaia di giovani che hanno risposto lanciando pietre contro le forze di sicurezza dirigendosi poi a Piazza Tahrir. La polizia ha caricato un migliaio di dimostranti e sparato gas lacrimogeni per allontanarli dalla zona.


Secondo il Consiglio supremo delle Forze armate, in una dichiarazione ufficiale pubblicata sulla pagina Facebook dell’Esercito, gli scontri a piazza Tahrir rientrano in un “piano premeditato con l’obiettivo di colpire la stabilità del Paese”. Per l’Esercito “le violenze servono a usare le morti dei martiri della Rivoluzione per incitare gli scontri tra rivoluzionari e l’apparato di sicurezza”.


Il premier egiziano, Essam Sharaf, ha fatto sapere di aver dato l’ordine alla polizia di ritirarsi dalla piazza per abbassare la tensione, invitando i “giovani a proteggere la loro rivoluzione”.