San Marino sogna di giocare per una notte con le migliori d’Europa

SAN MARINO – Bagnini, assicuratori, perfino un medico da una parte, ragazzi cresciuti al mare che giocano con un brasiliano che ha scelto il suo ‘buen retiro’ dall’altra: meraviglie del pallone globalizzato che fa assomigliare la Champions League ad un torneo degli stabilimenti balneari. Perché la doppia sfida fra Tre Fiori, squadra che da tre anni domina il campionato di San Marino, e i maltesi della Valletta, in corso in questi giorni, si gioca sotto l’insegna con le stelline della più importante competizione calcistica d’Europa.


Primo round martedì sera, con un 3-0 per la squadra arrivata da Malta. Negli ultimi anni San Marino si è abituata a far da cornice al calcio che conta: non solo ospitando un preliminare dei preliminari di Champions, ma anche le partite delle qualificazioni a europei e mondiali dove invece arrivano nella Repubblica del Titano, sia pure con una certa sufficienza, anche i campioni veri.


Il primissimo turno della Coppa dei Campioni assomiglia a quegli slalom delle olimpiadi invernali quando scendono in pista sciatori che prima non avevano mai visto la neve: i campioni di San Marino, Malta, Andorra e Lussemburgo si sfidano per guadagnarsi il diritto di andare a farsi prendere a pallonate nel secondo turno da squadre slovene o lituane.


Le possibilità di arrivare alle fasi a gironi e vedere da vicino Rooney, Messi e Cristiano Ronaldo sono le stesse che ha un autista dell’autobus di vincere il gran premio di Montecarlo. Ma tant’é: se sono campioni nazionali il diritto di fare la Champions è sacrosanto. Una squadra sanmarinese non ha mai superato il primo barrage, nonostante, qualche anno fa, il Murata avesse messo sotto contratto per una partita anche Aldair e il condor Agostini. E anche stavolta la maledizione pare destinata a continuare: sull’avveniristico manto semi-sintetico dell’Olimpico di Serravalle (si chiama così perché nel 1985 ospitò i giochi dei piccoli stati europei) i maltesi hanno messo sotto i ragazzi di Paolo Tarini (allenatore e giocatore, con un glorioso trascorso nel Montevarchi e nel Forlì) con tre gol e una partita mai in discussione. Si recrimina, però. In pieno recupero l’arbitro, lo scozzese Muir, ha sorvolato su un rigore netto sull’attaccante sanmarinese Simoncini: non sarebbe stato solo il meritato gol della bandiera, avrebbe anche accorciato le distanze in vista della sfida di ritorno. Mercoledì sera i dilettanti sanmarinesi e quelli di Malta torneranno infatti a giocare allo stadio della Valletta. E, ancora una volta, lo faranno sotto le stelle d’Europa.