Federer perde la testa, in semifinale va Tsonga

LONDRA – Novak Djokovic, Andy Murray e Rafa Nadal si, Roger Federer no: è questo il verdetto a sorpresa dei quarti di finale di Wimbledon. Il serbo, vicinissimo alla prima posizione mondiale, supera con più difficoltà del previsto il qualificato australiano Bernard Tomic (6-2 3-6 6-3 7-5); lo scozzese spazza via in tre set Feliciano Lopez (6-3 6-4 6-4) e in semifinale affronterà Rafa Nadal, che passa al 4° set su Mardy Fish (6-3 6-3 5-7 6-4). La caduta che fa rumore è quella dello svizzero, che come l’anno scorso inciampa nei quarti sprecando un vantaggio di due set a zero contro lo scatenato Jo-Wilfried Tsonga (3-6 6-7 6-4 6-4 6-4), che prima del torneo si era concesso anche in versione Sirenetto.


C’è voluta tutta la pazienza di Nole per riuscire a portare a casa un match diventato di colpo difficile ad inizio di secondo set con l’australiano, numero 158 del mondo, a dettare il ritmo a forza di slice e di improvvise accelerazioni lungolinea. I numeri certificano la vittoria di Nole: 14 ace a 7, 39 vincenti e 27 errori per il serbo, 43 a 41 per l’australiano, 18 punti a rete su 32 discese per Novak, 13 su 24 per Tomic che ha fatto 3 break contro i 6 di Nole.


E nella semifinale il serbo troverà a sorpresa Jo-Wilfried Tsonga, primo giocatore capace negli slam di recuperare due set di svantaggio a Roger Federer. Lo svizzero aveva iniziato benissimo strappando subito la battuta a Tsonga (3-0), salvando due palle break per salire 4-1 fino al 6-3. Nel secondo Federer ha concesso appena 5 punti sul proprio servizio e Tsonga 9, ma nel tie break Federer è stato irresistibile: è volato avanti 5-0 prima di chiudere per 7-3 con l’ennesima combinazione servizio-dritto. Poi però Federer ha iniziato a sbagliare, rimanendo incollato a fondo campo con Tsonga che martellava di dritto e di rovescio, come Berdych lo scorso anno. Federer ha perso il primo turno di battuta di ogni set con Tsonga che invece non ha concesso nulla, nemmeno una palla break dal secondo game del primo set. Lo svizzero è apparso lento, passivo, privo d’idee e troppo rinunciatario. Per Federer è la prima sconfitta della carriera negli slam dopo aver vinto i primi due set, la terza in assoluto dopo la sconfitta con Hewitt in coppa Davis 2003 e con Nalbandian nella finale del Masters del 2005.


Se domani Djokovic batterà Tsonga in semifinale sarà aritmeticamente il 25° numero 1 nella storia Atp.
Il terzo a giungere all’appuntamento delle semifinali è lo scozzese Andy Murray che ha superato in tre set lo spagnolo Feliciano Lopez (6-3 6-4 6-4 lo score in 2 ore e 1 minuto). Davanti alla madre, che questa volta non ha “sorriso” al bel Feliciano-Deliciano, alla fidanzata e a Pippa Middleton, Andy ha giocato un tennis solido, privo di sbavature e pronto per l’attesissimo rush finale. Lo scozzese non ha mai perduto la battuta cancellando con autorità le due palle break concesse. Alla fine il suo pallottoliere contava 40 vincenti e appena 11 errori gratuiti. Andy ha servito non benissimo (56% di prime), ma ha piazzato 13 ace e ottenuto percentuali di realizzazione altissime (85% con la prima e 65% con la seconda). Per Murray è la terza semifinale di fila a Wimbledon dopo quella persa nel 2009 contro Andy Roddick e nel 2010 contro Rafael Nadal.


L’ultimo a centrare il posto in semifinale è stato Rafael Nadal che sul campo numero 1 ha impiegato quasi 3 ore per superare lo statunitense Mardy Fish per 6-3 6-3 5-7 6-4. Rafa è andato via liscio per i primi due set, poi si è fatto trovare impreparato quando sul 5-6 del terzo set Fish ha giocato il tutto per tutto convertendo il secondo set point sul servizio dello spagnolo. Ma nel quarto Nadal ha ristabilito subito le distanza giocando colpi di grande classe che hanno smorzato le velleità d Fish.