Wimbledon, la Sharapova torna in finale dopo 7 anni

LONDRA – Sette anni dopo il suo primo, e finora unico, trionfo sui campi verdi dell’All England Club Maria Sharapova torna in finale a Wimbledon: domani incontrerà il nuovo volto del tennis ceco, Petra Kvitova.
Nel 2004 la diciassettenne russa rivelò tutto il suo talento lasciando appena cinque game a Serena Williams. Negli anni successivi l’ex bambina prodigio ha vinto altri due titoli dello Slam, ma l’ultimo grande successo risale ormai a tre anni e mezzo fa. Poi un infortunio alla spalla – che ha comportato un intervento chirurgico e un’assenza di quasi un anno dai campi di gioco – ne ha rallentato la corsa. L’ascesa riprende lì dove tutto era cominciato. Nonostante 13 doppi falli, la siberiana si sbarazza (6-4 6-3) della wild-card tedesca Sabine Lisicki e conquista la finale senza cedere un solo set: in sei match giocati, ‘Masha’ ha perso appena 32 giochi.
Dopo una partenza a handicap, con la Lisicki salita 3-0 con palla del 4-0 nel primo set, la Sharapova vince 12 degli ultimi 16 game mentre la tedesca fatica sempre più a gestire l’emozione.


In finale Maria troverà la Kvitova, mancina ceca che, sotto gli occhi del suo idolo Martina Navratilova, migliora la semifinale raggiunta l’anno scorso ai Championships. Contro la bielorussa Victoria Azarenka, la ventunenne di Bilovec ha vinto agevolmente il primo set, ma ha ceduto il secondo, come già le era successo nei quarti contro Tsvetana Pironkova, prima di imporsi 6-1 3-6 6-2.


Ma a Wimbledon l’attesa maggiore è per la semifinale maschile in programma oggi tra Murray e Nadal, la seconda consecutiva tra i due ai Championships. I due si sono affrontati 15 volte in carriera, con 11 vittorie del maiorchino.


Nadal ha anche un secondo obiettivo accanto alla ricerca dell’11º major in carriera: difendere la posizione di numero 1 del mondo. Per riuscirci deve vincere il titolo, a patto che in finale non arrivi Djokovic. Il serbo, che quest’anno ha perso solo una volta, contro Federer a Parigi, è dunque a un solo successo dal sorpasso.