Coppa America, inizia lo spettacolo

CARACAS – Oggi si alzerà il sipario della 43º edizione della Coppa America 2011, che si disputerà in Argentina. Nella gara inaugurale, l’albiceleste e la Bolivia si sfideranno allo stadio ‘Ciudad de La Plata’. Questa sarà la 700esima gara della Coppa America, nei 95 anni di storia si sono segnate 2.327 reti, con una media di 3,33 gol a partita.

La finale è prevista per il 24 luglio allo stadio Antonio Vespucio Liberti, meglio noto come ‘Monumental’, nella città di Buenos Aires.

Le città che ospiteranno il torneo saranno otto: Buenos Aires (Stadio ‘Monumental’ Antonio Vespucio Liberti, 66.449 spettatori), Cordoba (Stadio Mario Alberto Kempes, 57.000), La Plata (Stadio Ciudad de La Plata, 53.000), Mendoza (Stadio Malvinas Argentinas, 46.000), Santa Fe (Stadio Brigadier General Estanislao López, 37.000), San Juan (Stadio del Bicentenario 25.000), San Salvador de Jujuy (Stadio 23 de Agosto, 23.000) e Salta (Stadio Padre Ernesto Martearena, 20.408).

Al campionato parteciperanno dodici squadre che si daranno filo da torcere in 26 partite. Il torneo è suddiviso in tre gruppi: il girone A comprende Argentina, Colombia, Bolivia e Costa Rica; il girone B Brasile, Paraguay, Ecuador e Venaezuela; il C Uruguay, Messico, Perù e Cile.
La formula della Coppa America prevede che passino ai quarti di finale le prime due classificate di ogni girone, più le due migliori terze classificate. In pratica, dopo la fase a gironi, saranno solo quattro le squadre eliminate.

Il massimo torneo continentale arriva nella terra della pampa in un momento molto particolare ed agitato, a causa della retrocessione del River Plate (avvenuta domenica scorsa), squadra che da sempre dominava la scena insieme al Boca Juniors. Il River, dopo un’annata assai deludente, ha perso lo spareggio contro il Belgrano, venendo quindi condannato alla serie B, per la prima volta in 110 anni di storia.
Oltre alle solite favorite d’obbligo, Brasile ed Argentina, sono molte le squadre che si presentano ai nastri di partenza con grandi ambizioni. Nazionali del calibro di Cile ed Uruguay che bene hanno figurato anche nel Mondiale Sud Africa 2010, ma anche outsider come il Paraguay, la Colombia ed il Perù possono contare su giocatori che fanno la differenza nei vari campionati europei.

La Vinotinto tenterà di ripetere l’impresa del 2007. La nazionale venezuelana non ha avuto la fortuna dalla sua parte il giorno del sorteggio, dovrà sfidare nell’ordine Brasile (3 luglio), Ecuador (9 luglio) e Paraguay (13 luglio). L’impresa è difficile, ma sognare non costa nulla e la Vinotinto dovrà tentare di guadagnare almeno 4 punti per sperare di entrare tra le 8 grandi del continente americano. Analizziamo nel dettaglio le rivali della nazionale allenata da Cesar Farias.

Brasile: anche se la ‘canarinha’ da un po’ di anni non mostra il ‘jogo bonito’ che la caratterizzava, è sempre candidata al titolo. Il Brasile è un cantiere aperto che sforna campioni in continuità ed è capace di vincere quando meno te lo aspetti (l’Argentina è stata vittima dei verdeoro nelle ultime due edizioni della Coppa America). Per l’edizione del 2011, Mano Menezes, commissario tecnico brasiliano, ha escluso campioni del calibro di Kaká e Ronaldinho, ma conta sulle genialità di Ganso e Neymar per vincere il nono trofeo continentale.

La stella è Neymar, il ribelle attaccante del Santos è pronto per incantare i propri tifosi e le difese avversarie per portare il Brasile il più lontano possibile.
La nazionale brasiliana ha disputato nel torneo 173 partite: 95 vittorie, 42 sconfitte e 30 pareggi; segnando 473 e subendone appena 190.

Menezes, c.t. della Seleçao, avrà a disposizione tra i pali Julio Cesar dell’Inter. Le squadre milanesi monopolizzano anche gli altri ruoli: nerazzurri sono i difensori Maicon e Lucio, rossonero è l’altro baluardo della retroguardia Thiago Silva, come gli attaccanti Robinho e Pato.
Ecuador: la nazionale allenata dal colombiano Reynaldo Rueda è alla sua 26esima partecizione al torneo continentale. L’Ecuador ha avuto un periodo d’oro a cavallo tra il 2000 e 2006, quando ha centrato due qualificazioni al mondiale, per poi avere una piccola flessione. Il torneo nella terra della pampa può essere quello che apre un nuovo ciclo di vittorie. I tifosi della nazionale tricolore sperano che i gol di Antonio Valencia, centrocampista in forza al Manchester United servano per scrivere pagine storiche per il calcio ecuadoriano. Il direttore d’orchesta è il commissario tecnico Reynaldo Rueda, che ha già vissuto l’esperienza di partecipare ad un mondiale.

La stella dell’Ecuador è Antonio Valencia. Grazie al suo approdo in Premier League ha migliorato il suo tasso tecnico ed ora è uno dei giocatori più temuti sui prati della serie A inglese.
Durante la sua storia l’Ecuador ha partecipato a 110 gare ottenendo 14 vittorie, 19 pareggi e 77 sconfitte. Hanno segnato 117 reti e ne hanno subito 301.

Paraguay: se il Brasile non può stare tranquillo è soprattutto a causa della nazionale sudamericana più sottovalutata di tutte, quella affidata all’argentino Gerardo Martino, l’erede del ‘Loco’ Bielsa, che a differenza del vate argentino sa come costruire squadre molto tignose in fase difensiva. Confermato dopo l’ottimo Mondiale 2010 – concluso soltanto contro la Spagna campione del mondo – è giunta l’ora delle conferme.
Rispetto a un anno fa le novità sono soprattutto nel pacchetto arretrato, che punterà comunque sempre sulla crescita di Alcaraz (l’uomo che segnò all’Italia) e che ora gioca con gli inglesi del Wigan. Ma molto dipenderà dal rendimento di Lucas Barrios, lanciatissimo dopo il titolo tedesco vinto con il Borussia Dortmund in virtù anche dei suoi 16 gol stagionali.

Non manca la stella Roque Santa Cruz, in discesa e a rischio accantonamento. Anche perché Nelson Valdez scalpita e se la intende a meraviglia con l’argentino naturalizzato Barrios. Occhio poi all’atalantino Edgar Barreto, uno che aspetta soltanto la vetrina giusta per lanciarsi. Salvo cataclismi, uno dei posti ai quarti è prenotato.

Vinotinto: da sempre la cenerentola, la squadra materasso della manifestazione. Ma qualcosa è cambiato nella nazionale venezuelana, anche grazie al contributo del ct Richard Paez che ha dato una svolta alla storia di questa nazionale a partire dalle qualificazioni del mondiale 2002 e poi, durante le qualificazioni, ha lasciato la staffetta a Cesar Farias, un 38enne che dovrà fare un vero e proprio miracolo per portare ai quarti il Venezuela, atteso da un girone sulla carta improponibile.

Molto dipenderà dalla vena delle poche stelle. A partire da Juan Arango, 31enne del Borussia Moenchengladbach e capitano della nazionale. Ma anche dai due giocatori di maggior prospetto: Yohandry Orozco del Wolfsburg e José Salomon Rondòn del Malaga.
Tra i convocati della Vinotinto ci sono due italo-venezuelani: il difensore Gabriel Cichero e il centrocampista Giácomo Di Giorgi.

Tutto questo basterà per sognare? Forse soltanto un passo falso del Brasile nel match di debutto potrebbe concedere questa possibilità ai sogni di gloria della Vinotinto.

BRASILE


I verdeoro temono sorprese dal Venezuela


CARACAS – Il Brasile vuole evitare sorprese dal Venezuela, squadra contro la quale debutterà domenica prossima nel gruppo B della Coppa America che si disputa in Argentina, ed ha svolto l’ultimo allenamento a porte chiuse.
I giornalisti brasiliani al seguito della loro nazionale hannno commentato che “Menezes è preoccupato dal fatto di dover affrontare una squadra completamente ripiegata in difesa”. Ed è per questo che ha dedicato particolare attenzione alle situazioni che potrebbero permettere di sbloccare la partita.


Il ct della ‘verdeoro’, Mano Menezes, ha infatti deciso di svolgere un allenamento a porte chiuse dove si sono provate diverse combinazioni sui calci piazzati e dove si sono anche studiati i movimenti della squadra avversaria sempre sulle azioni da fermo. Aldilà di questo aspetto tattico puntuale il resto degli allenamenti della ‘Seleçao’ si sono svolti a porte aperte, a differenza di ciò che avveniva con Dunga, il precedente ct, mai amato anche per questo dalla stampa brasiliana.


Negli allenamenti si è potuta apprezzare quasi sempre lo stesso schieramento titolare, ciò che fa supporre che il Brasile scenderà in campo con questa formazione: Julio Cesar, Dani Alves, Lucio, Thiago Silva, André Santos, Ganso, Ramires, Lucas Leiva, Robinho, Alexandre Pato e Neymar.

COPPA AMERICA IN PILLOLE


Tracer Doma, la palla ufficiale. Tracer Doma è il nome del pallone ufficiale realizzato dalla Nike per la Coppa America. La sfera conserva i tradizionali 32 spicchi e mantiene il formato dei palloni che si usano nei campionati in Italia e in Spagna. Dominano i colori bianco e celeste della bandiera argentina e le sue stilizzazioni ricordano l’idea del gaucho e delle tradizioni locali.

Lo struzzo Suri è la mascotte. La mascotte che ha avuto più votazioni è Suri, un uccello incapace di volare e simile ad uno struzzo. La mascotte ha suscitato tante ilarità, ma tra le tante era la meno brutta.