Manovra: via libera del Cdm a decreto e delega fisco

ROMA – Dopo un Consiglio dei ministri durato circa quattro ore è arrivato il via libera alla manovra economica. Approvato anche il ddl delega fiscale.

“Siamo stati tutti d’accordo tra i ministri che bisogna procedere con rigore. Senza rigore non c’è sviluppo”, ha affermato Silvio Berlusconi difendendo la linea di Giulio Tremonti sui conti pubblici.
La riduzione dei costi della politica “è stato oggetto assolutamente di una concorde valutazione. Il valore non è economico, non ci fai la manovra ma senza non entri nella stanza della manovra. Non puoi ridurre se non ti autoriduci”. Lo ha detto il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti in conferenza stampa a Palazzo Chigi.
– Il pareggio di bilancio non è un obiettivo di ragioneria ma un obiettivo politico ed etico. Un bilancio in pareggio si riflette nelle scelte di responsabilità tra cittadini e generazioni, un Paese in deficit è in deficit di cifra morale.

Il premier ha rivolto un appello all’opposizione spiegando che l’obiettivo del pareggio di bilancio deve essere raggiunto dall’Italia e “per fare questo tutti debbono sentirsi coinvolti”.
– La convergenza, come ho già detto nel mio recente intervento in Parlamento – ha aggiunto – è stata auspicata dal Capo dello Stato e non ha come obiettivo quello di tenere in vita il nostro governo che è stato legittimamente eletto, ha la maggioranza in Parlamento e resterà in carica fino alla fine della legislatura. Credo che questa convergenza debba essere cercata nell’interesse dello Stato.
Prima ancora dei dettagli della manovra, arrivano le critiche di tutta l’opposizione: “Dà un colpo micidiale al sociale e lascia tra il 2013 e il 2014 un punto interrogativo, un buco, che è una bomba ad orologeria”, afferma il segretario del Pd Pier Luigi Bersani. “Ci sono un sacco di tagli e nessuna riforma. In tre anni – denuncia – il governo non ha fatto riforme. Senza un po’ di crescita i conti pubblici non si rimettono a posto”. Di “manovra sleale e stupida’’ parla il leader Udc Pier Ferdinando Casini. “Alzerà le tasse. Ed è anche una manovra elettorale”, denuncia il centrista.

Riforma fiscale

Per quanto riguarda la riforma fiscale, arriva la riduzione a tre aliquote Irpef al 20, 30, e 40% e l’aliquota unica al 20% sulle rendite finanziarie con l’esclusione dei titoli di Stato. Nessun aumento secco dell’1% dell’Iva che sarà invece graduale e l’abolizione dell’Irap anche in questo caso graduale.

Election Day

Nella manovra appena varata dal Cdm “c’è l’Election day”, cioè l’accorpamento tra le elezioni politiche o amministrative in un’unica giornata, “tranne i referendum che per costituzione vanno fatti in modo separato”.

5 per mille per beni culturali

A partire dalla prossima dichiarazione dei redditi si potrà devolvere il proprio 5 per mille dell’Irpef alla tutela, promozione e valorizzazione dei beni culturali. Garantita anche la salvaguardia delle norme su Pompei e le relative assunzioni di personale. Nessun taglio del personale per il ministero. Garantiti gli investimenti erogati dalla società Arcus spa attraverso il Cipe in merito a progetti ancora in corso. Tra questi alcuni monumenti dell’Aquila, interventi sul Maxxi di Roma e rinnovamenti per gli allestimenti scenici della Scala. Modificata la norma che inseriva una soglia economica severa per l’organizzazione di mostre e convegni. D’ora in poi si potrà derogare a questa soglia su autorizzazione del Mibac. Cinecittà Luce Spa diventa una società a responsabilità limitata. Il numero dei dipendenti sarà ridimensionato e quelli in eccesso assorbiti dal Mibac.

No tassa sui Suv

La manovra non contiene il super-bollo sulle auto potenti. La tassa addizionale per gli autoveicoli con cilindrata superiore ai 125 kw era contenuta in una bozza circolata mercoledì.

Dal 2012 bolletta più leggera

E’ in arrivo un taglio del 30% della voce ‘agevolazioni’ che si trova nelle bollette. Previsto un taglio, a partire dal prossimo anno: “tutti gli incentivi e i benefici e le altre agevolazioni che gravano sulle tariffe di gas ed elettricità sono ridotti del 30%’’. Questa voce, in cui entrano ad esempio gli incentivi per le rinnovabili, pesa complessivamente per il 13% sulla bolletta finale. La riduzione per i consumatori, di conseguenza, dovrebbe essere del 3%.

Privato, dal 2020 aumento età pensione per donne

Aumento dell’età pensionabile per le donne nel settore privato a partire dal 2020. Il primo anno l’incremento sarà di un mese. “Tali requisiti anagrafici – si legge nella bozza – sono incrementati di ulteriori due mesi a decorrere dal primo gennaio 2021, di ulteriori tre mesi dal primo gennaio 2022, di altri quattro mesi dal primo gennaio 2023, di ulteriori cinque mesi a decorrere dal primo gennaio 2024, di altri sei mesi dal primo gennaio 2025 e per ogni anno successivo fino al 2031 e di ulteriori tre mesi a decorrere dal primo gennaio 2032’’.

Pubblico, stretta su assenze dipendenti

Con le nuove disposizioni contenute nella bozza della manovra, la visiti fiscale per assenza per malattia arriverà “sin dal primo giorno, quando l’assenza si verifica nelle giornate precedenti o successive a quelle non lavorative”. In precedenza, il controllo poteva essere disposto “nel caso di assenza di un solo giorno, tenuto conto delle esigenze funzionali e organizzative” dell’amministrazione.

Giovani, forfait 5%

“Prevediamo un forfait fiscale del 5% riguardo alle imprese fatte dai giovani fino a 35 anni, con una durata di 5 anni”. Lo dice il ministro dell’Economia. Le misure riguardano anche persone escluse dal mondo del lavoro come i cassa integrati.