Ddl in Aula a luglio, Anm: “Strumento indispensabile”

ROMA – Il ddl sulle intercettazioni è stato inserito nell’agenda dei lavori d’aula della Camera all’ultima settimana di luglio. Lo ha stabilito la conferenza dei capigruppo a Montecitorio.


L’obiettivo della maggioranza, ha dichiarato il capogruppo del Pdl, Fabrizio Cicchitto, è approvare il ddl intercettazioni nella settimana che va dal 25 al 30 luglio ma non è escluso che il provvedimento possa slittare alla prima settimana di agosto o addirittura a settembre.
– Ci sono buone possibilità che la Camera lavori anche la prima settimana di agosto – ha premesso Cicchitto – poi vedremo se riusciremo ad approvare il ddl nell’ultima settimana di luglio, se si sposterà alla prima di agosto o se slitterà a settembre. Si tratta di un provvedimento in dirittura d’arrivo perché è già arrivato in aula ed è stato sottoposto alla discussione generale. Poi se verrà approvato alla fine di luglio o ai primi di agosto o settembre – ha concluso – è un dato che deriva dalla logica dei lavori parlamentari. Dico solo che la sua approvazione mi sembra abbastanza probabile.


Anna Finocchiaro, presidente del gruppo del Pd al Senato, ribadisce che “l’unica possibilità di confronto e di discussione seria è ripartire dalle nostre proposte”. “Il giusto equilibrio tra tutela della privacy delle persone e diritto di indagine è contenuto nel nostro disegno di legge sulle intercettazioni depositato in Senato’’, ha detto Finocchiaro.


“Le intercettazioni sono uno strumento indispensabile all’accertamento dei reati” tuttavia “altre sono le priorità della giustizia”. Il presidente dell’Associazione nazionale magistrati, Luca Palamara, ha così ribadito, al termine dell’audizione davanti alla commissione Giustizia del Senato che esamina il processo breve, la posizione del sindacato delle toghe sulle intercettazioni.
– Altra questione è quella della pubblicazione – ha aggiunto Palamara – della quale si può discutere, ma che comunque non va legata a singole vicende processuali.