Grecia, nessun rischio contagio per l’Italia

ROMA – Non c’è rischio di contagio-greco per Italia, Spagna e Belgio. Mentre Irlanda e Portogallo sono avviate sulla strada del ritorno al mercato. E’ una visione più ottimistica, quella del presidente dell’Eurogruppo Jean-Claude Juncker, all’indomani del via libera da parte dei ministri delle Finanze dell’eurozona della quinta tranche di aiuti ad Atene: 8,7 miliardi ‘europei’ vistati che verranno pagati il 15 luglio e altri 3,3 che l’Fmi dovrebbe sbloccare il prossimo 8 luglio, per un totale di 12 miliardi.
– Non vedo rischi per Spagna, Italia e Belgio – ha detto infatti Juncker in un’intervista al magazine tedesco Focus, aggiungendo che Irlanda e Portogallo ‘’sono sulla strada del ritorno ai mercati’’.


Dopo l’approvazione delle nuove misure di austerità da parte del Parlamento greco – ha aggiunto Juncker – ‘’l’Ue deve cofinanziare le regole’’ che si è data la Grecia per ‘’poterla supportare’’. A maggior ragione oggi, quando – si è detto convinto – ‘’l’attuale pacchetto di misure, che Atene ha accettato, porterà alla soluzione del caso’’.


Certo la Grecia, costretta ad avvalersi pesantemente degli aiuti europei, ha ‘’massivamente perso’’ sovranità, in quanto ha accettato di avvalersi di ‘’un apporto di competenza’’ da parte dei Governi dell’euro-zona. Anche in questa chiave proprio l’altra sera l’Eurogruppo ha fatto appello a tutti i partiti politici greci, alle opposizioni, affinchè supportino i principali obiettivi del programma e le misure politiche chiave, volte ad assicurare una loro attuazione ‘’rigorosa e rapida’’.


Nonostante l’ottimismo mostrato da Juncker, che solo pochi giorni fa aveva richiamato i paesi ad alto debito ai rischi di contagio, l’Eurogruppo da lui presieduto non molla la presa sulla crisi greca. Già il prossimo 11 luglio si riunirà nuovamente (il 12 è previsto l’Ecofin) per cominciare a porre le basi per quello che è stato definito il ‘secondo piano di salvataggio’.


L’organismo l’altro ieri sera ha stabilito che la decisione sui nuovi aiuti sarà presa entro metà settembre e che le modalità precise e l’entità del coinvolgimento del settore privato ed il finanziamento aggiuntivo alla Grecia ‘’saranno determinate nelle prossime settimane’’. Atene dovrebbe ricevere fino a 85 miliardi di euro di nuovi finanziamenti che, aggiunti al prestito dello scorso anno, totalizzeranno una cifra compresa tra 190 e 195 miliardi. Al nuovo fondo, secondo quanto spiegato dal funzionario del ministero delle Finanze austriaco, Thomas Wieser, dovrebbero contribuire i creditori privati, mentre il Fondo Monetario dovrebbe fornire il 30% del totale.