Berlusconi rilancia le ‘Riforme-Legislatura’. L’ira del Colle verso i ‘Lumbard’

ROMA – Emergenza rifiuti a Napoli, stop alle missioni militari, perplessità sulla manovra, attacchi al Quirinale. La Lega Nord spara a zero contro governo e Colle, mettendo in difficolta Silvio Berlusconi che coglie la palla al balzo e rilancia sul progetto di legislatura e sulle riforme con la promessa di ‘’modernizzare fisco e giustizia, dimezzare i parlamentari e dare più poteri al premier’’.


Il Cavaliere, già alle prese con la complessa transizione nel Pdl (‘’Siamo un partito solido e compatto a livello nazionale’’, rassicura) e una finanziaria da 47 miliardi ancora da ‘limare’ prima che possa essere trasmessa al Capo dello Stato, si trova a fare i conti con l’iper-attivismo del Carroccio e l’irritazione del Colle proprio con i ‘lumbard’. Preso tra due fuochi, Berlusconi è però certo di avere ‘’una maggioranza più forte e coesa politicamente’’ e soprattutto ‘’decisa nell’andare avanti’’.


– Nessun timore che come dice la sinistra, il vento stia cambiano perchè – spiega – il cambiamento siamo noi. La sinistra – aggiunge – ha voluto strumentalizzare le amministrative, cavalcando l’onda dei referendum ma – spiega – fa un errore perchè dà colore politico a una decisione dei cittadini solo per propaganda.
Intanto l’attacco da parte di Umberto Bossi che, a proposito dell’emergenza spazzatura, ha parlato di ‘’concorrenza sleale’’ di Giorgio Napolitano, ha segnato la giornata politica. Il senatur ha avuto da ridire anche sulla manovra finanziaria, spiegando che le pensioni ‘’non si toccano’’, ed ha riaperto la ferita con il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, sulle missioni militari.
– Ci sono troppi uomini in giro che ci costano troppo e ogni tanto muoiono anche – ha detto aggiungendo che per la guerra in Libia ‘’i soldi sono finiti’’.
Come se non bastasse, anche Roberto Calderoli, il piu’ ‘berlusconiano’ tra i leghisti, ha inviato messaggi di guerra al premier:
– O la Lega porta risultati o lascia Berlusconi ai suoi divertimenti.
Il Cavaliere non ha commentato pubblicamente gli ‘sfoghi’ lumbard anche se guarda con apprensione le reazioni del Colle. Il premier è consapevole che il Capo dello Stato segue con attenzione l’evoluzione dell’emergenza rifiuti a Napoli. Ma non solo. Napolitano ha convocato per mercoledi’ 6 luglio il Consiglio Supremo di Difesa: all’ordine del giorno c’è la ‘’crisi che investe Nord Africa, Medio Oriente e Asia centro-occidentale, con il conseguente esame complessivo degli impegni del nostro Paese nelle missioni internazionali’’. Due questioni, Libia e impegno militare all’estero, sulle quali il Colle Vigila ma che rischiano, a questo punto, di spaccare seriamente il centrodestra. L’attacco di Bossi a Napolitano ha creato non pochi problemi. Il Pdl si è limitato ad un imbarazzato silenzio, forse nella speranza di non aggravare la situazione.
Il Colle, dal suo canto, non ha commentato. Ma la nota quirinalizia diffusa ieri mattina per spiegare che il testo della manovra ‘’non è stato ancora trasmesso’’, è stata letta da qualche commentatore politico come un ‘messaggio’ nei confronti dell’Esecutivo. Sullo sfondo c’è poi la questione della successione di Mario Draghi alla guida di Bankitalia con il ministro Giulio Tremonti che spinge per Vittorio Grilli e Draghi che auspica una soluzione interna con Fabrizio Saccomanni. Il Quirinale ha posto paletti fermi, sottolineando la necessità di evitare ‘’forzature politiche e contrapposizioni personali’’. Berlusconi studia i dossier sul tavolo mentre deve gestire le pressioni interne per ‘rivedere’ la manovra. Il Cavaliere valuta anche le mosse dell’alleato leghista: a Pontida era stato rassicurato da Bossi circa il sostegno fino al 2013 in cambio di riforma del fisco, trasferimento dei ministeri ma anche dello stop alle missioni militari all’estero.