Torna il secondo extracomunitario Beretta: “L’Italia recupera competitività”

ROMA – La chiusura al secondo extracomunitario è durata appena un anno. Su richiesta della Lega di Serie A, infatti, il consiglio federale ha nuovamente modificato la norma e, già dal calciomercato in corso, i club del massimo campionato potranno tesserare due calciatori col passaporto non comunitario. I nuovi giocatori però dovranno andare a sostituire o elementi in scadenza di contratto o ceduti all’estero, purché non si tratti di ragazzi al loro primo anno tra i professionisti.


“Abbiamo deliberato all’unanimità su un problema strategico per il calcio italiano – ha spiegato il presidente della Federcalcio, Giancarlo Abete -. E’ una norma in linea con quella del 2009-2010, ma con dei correttivi. Si è voluto infatti evitare che giovani di serie che diventano professionisti vengano utilizzati per la sostituzione di un extracomunitario. E’ una norma di garanzia e siamo rimasti all’interno delle quote previste dal Coni che individuano il numero massimo di nuovi contratti per gli extracomunitari in 60 unità”.


C’è inoltre l’impegno a riscrivere l’art. 40, quello che regola il tesseramento di stranieri figli di residenti limitandoli alla A e B: il senso è recepire le novità della società multietnica. La decisione di chiudere al secondo extra Ue era arrivata all’indomani della delusione per la prematura eliminazione dell’Italia al mondiale e doveva servire per rilanciare i calciatori italiani, in ottica nazionale.


“Il ritorno ai due extracomunitari comporta per il calcio italiano un recupero importante di competitività per le squadre di Serie A – ha esultato il presidente della Lega di Serie A, Maurizio Beretta -. Su questo tema c’é stata una sintonia tra tutte le leghe, quella di A, B, Lega Pro e dilettanti”.


Concorde anche il numero uno della Lazio, Claudio Lotito: “La decisione presa è nell’interesse del sistema e servirà per portare in Italia i migliori calciatori”.


Il via libera del Consiglio federale apre le porte dell’Italia a tutta una serie di giocatori che, a causa dello status da extracomunitario, non erano tesserabili. La Juventus, ad esempio, potrebbe a questo punto lanciare l’assalto decisivo al brasiliano Bastos del Lione, il Milan avrebbe l’opportunità di chiudere per Ganso e Danilo, la Roma di Sabatini di cercare nuovi Pastore in argentina. Insomma, la norma regala nuovi sogni ai tifosi e nuovi obiettivi di mercato alle società.