Cig in calo, sindacati scettici

ROMA – Forte frenata per le richieste di cassa integrazione (cig) nel mese di giugno. Con 82,4 milioni di ore autorizzate si registra una diminuzione del 20,1% rispetto al mese di maggio 2011 (quando furono 103,2 milioni) e un calo analogo del 20% anche rispetto al mese di giugno 2010 (103,1 milioni). E’ quanto risulta dai dati diffusi dall’Inps.


Per il Ministro del welfare Maurizio Sacconi, il dato ‘’dimostra che è in atto una ripresa, per quanto selettiva, e che riguarda alcune imprese’’. Per il presidente dell’Inps Antonio Mastrapasqua ‘’solo il monitoraggio successivo potrà dirci se si tratta di un segnale continuo’’. Cauti i sindacati.
– E’ ancora presto per valutare se il calo delle ore autorizzate di cassa integrazione del mese di giugno, sia indicativo di una ripresa, poichè l’andamento delle richieste ha registrato un costante aumento dall’inizio dell’anno – ha detto il segretario confederale della Uil, Guglielmo Loy.


Siamo infatti ancora molto distanti dai valori pre-crisi. Secondo dati Uil, dal confronto con le richieste di giugno 2007 e 2008, in cui le ore autorizzate si aggiravano sui 15 milioni, a giugno 2011 l’aumento delle richieste di cassintegrazione è del 449%. Per la Cgil il calo della Cig ‘’è un bene’’, ma questo non significa necessariamente reimpiego per tutti i lavoratori coinvolti. Secondo il segretario confederale Fulvio Fammoni ‘’dai segnali che arrivano la fine della Cig significa anche restrizione della base occupazionale come conferma anche la ripresa della disoccupazione’’.


In ogni caso, prosegue Fammoni, ‘’è il dato stesso che dice che il sistema produttivo italiano è ancora gravemente malato: il dato di giugno conferma che a fine anno saremo, per la terza volta consecutiva, attorno al miliardo di ore di cassa autorizzata. E’ su questo che bisogna intervenire’’.