Economist: «Un analgesico di proporzioni mostruose»

ROMA – ‘’Nulla illustra l’abisso tra Silvio Berlusconi e la gente da lui governata meglio dell’impatto della manovra introdotta il 30 giugno: per molti italiani, questa significava sacrifici per centinaia di euro’’. Per Berlusconi, invece, il testo ‘’prometteva risparmi per centinaia di milioni’’. E’ questo l’incipit di un articolo che il settimanale britannico ‘The Economist’, oggi in edicola, dedica al decreto approvato dal governo sottolineando ‘’il fallimento di una manovra senza vergogna’’, citando la norma cosiddetta ‘salva-Fininvest’ inizialmente introdotta nel provvedimento.


Il settimanale definisce il decreto ‘’un compromesso’’ tra le intenzioni del ministro Tremonti – ‘’dissipare lo spettro del collasso greco in Italia’’ – e ‘’le pressioni’’ della Lega, con il leader Umberto Bossi che aveva chiesto ‘’una riduzione delle imposte finanziato da drastici tagli, concentrati sulle spese per la Difesa’’. Ma è sulla norma salva-Fininvest che l’Economist si sofferma.


‘’Il governo sostiene che ognuno deve sopportare dei sacrifici’’, scrive il settimanale, rilevando come, con l’inserimento della clausola, ‘’ci sia stato sdegno (perfino privatamente tra i ministri) quando è emerso che per il premier il testo conteneva non dolore ma un analgesico di proporzioni mostruose’’.


Il premier – prosegue l’Economist – l’ha ritirata, bollando poi le critiche come ‘’un’esagerazione senza vergogna’’. Tuttavia, è la chiusura dell’articolo, ‘’anche prima di questa settimana non era affatto facile prevedere come Berlusconi potesse ribaltare il progressivo declino della sua popolarita’ in tempo per le prossime elezioni. Ora sembra certamente piu’ difficile’’.