L’Argentina a caccia dei quarti in formato Real Madrid

BUENOS AIRES – Undici giovani incoscienti affronteranno oggi l’Argentina delle stelle nel terzo turno del Gruppo ‘A’ della Coppa America. Gli adolescenti della Costa Rica cercheranno di dimostrare che nel calcio non esistono titoli nobiliari: neppure contro gli squadroni guidati da ‘mostri’ quali Lionel Messi.


Quella in programma allo stadio ‘Mario Kempes’ di Cordoba ha tutta l’aria di essere una partita quasi storica per la nazionale del ct Sergio Batista: dopo le delusioni, i fischi e la vergogna delle ultime due partite (entrambi pareggiate, contro Bolivia e Colombia), per l’Argentina non ci sono più scuse. A quanto pare, e a conferma che il momento è delicato, durante il fine settimana Batista si è deciso per una serie di drastici cambiamenti nella squadra: dentro quindi Gonzalo Higuain, Angel Di Maria e Fernando Gago, il trio del Real Madrid, oltre al ‘Kun’ Aguero, che prenderanno il posto di Ever Banega, Carlos Tevez, Esteban Cambiasso ed Ezequiel Lavezzi.


Ma a sorpresa sotto i riflettori ci sono anche gli undici under 22 del Costa Rica e, tra questi, soprattutto il giovane centravanti Joel Campbell, autore di un gol e di una prestazione maiuscola contro la Bolivia, appena 19enne e già considerato una promessa del calcio centroamericano.


“Questi ragazzi non sanno quello che li aspetta”, aveva dichiarato sfiduciato Paulo Wanchope, una vecchia gloria del Costa Rica e del calcio inglese, prima dell’inizio del torneo. Ricardo La Volpe, il navigato ct argentino del Costa Rica, ha dato invece alla squadra fiducia e sufficiente ordine tattico per poter esprimere il proprio gioco e talento senza timori reverenziali: un cocktail che per l’ingessata Argentina dei campioni vista finora potrebbe creare qualche complicazione.


“Contro di loro sarà una finale”, ha infatti ammesso Batista, affermazione che dimostra la pressione con cui Messi e soci dovranno affrontare l’incontro fin dal primo minuto. L’aspetto psicologico rischia di diventare quindi l’elemento chiave di una partita in cui una squadra ha tutto da perdere ed una tutto da guadagnare. Un altro aspetto fondamentale riguarda invece proprio Messi, il migliore del pianeta per tutti ma a quanto pare non nel suo paese: va lasciato in pace, come ha spiegato in un’intervista Diego Armando Maradona, che ha chiesto ai tifosi ‘albicelestes’ di “avere fede” nell’attaccante del Barcellona.


Oggi a Cordoba, la ‘Pulce’ giocherà quindi tante ‘partite’ nella partita: una contro se stesso, per tornare ad essere il giocatore che rompe ogni record nel ‘Barça’; una contro la gente che ancora non lo ama come si adora invece – ormai da una vita – proprio Maradona; ed una, infine, contro il Costa Rica, che cercherà di ingabbiarlo, con una marcatura a scalare, come Bolivia e Colombia hanno già dimostrato di poter fare.