Bentornata Ferrari. Alonso vince a Silverstone

SILVERSTONE – Il sessantennale della prima vittoria Ferrari, proprio a Silverstone il 14 luglio 1951, di Froilan Gonzalez, porta bene al rosso. Trionfa nella pista degli inglesi Fernando Alonso, alla 27ª vittoria in carriera, la 216ª di scuderia, ma soprattutto la prima dell’anno, la seconda dopo quella di Lewis Hamilton in Cina che non sia andata alla Red Bull.


Il Cavallino torna a vincere, ed era dal 24 ottobre 2010 che non succedeva, con lo stesso Alonso nel Gp di Corea. E’ stata una gara entusiasmante nel giorno in cui, per la prima volta in stagione, non è stato usato il dispositivo dei diffusori soffiati inventati dalla Red Bull, copiati da tutti, giudicati illegali e banditi dalla Fia, riammessi poco prima del via, ma solo a partire dalla prossima corsa, da una riunione straordinaria dei team.


In questa gara senza magie aerodinamiche la Ferrari è stata la più forte di tutti. Alonso ha inflitto 16”5 a Sebastian Vettel, 16”9 all’altra Red Bull di Mark Webber, partiti in prima fila, con l’australiano in pole. Seguono Lewis Hamilton, partito dalla decima piazza, Felipe Massa, autore di una gara anonima e sfortunata. Nell’ultima curva ha superato all’esterno il britannico, ma le due macchine sono entrate a contatto e il brasiliano è finito sull’erba, riperdendo la posizione. Poi Rosberg, Perez, Heidfeld, Schumacher, Alguersuari sono arrivati a punti.


Al via, nella pioggia, le prime sorprese. Vettel ha scavalcato Webber (che così non è stato capace neanche stavolta di stare in testa un giro in questo mondiale), Alonso ha mantenuto la terza posizione, Massa è stato scavalcato da Button. Situazione cambiata dopo pochi secondi, perché sia Massa che Hamilton hanno superato prima Di Resta e poi Button. Insomma, il britannico in meno di 5’ ha guadagnato cinque posizioni. Poi Hamilton, nel tentativo momentaneamente riuscito di superare Massa, è andato largo alla curva 6 del quarto giro, riuscendo a rientrare. Intanto davanti Vettel ha cominciato a distanziare Webber e Alonso, che ha attaccato l’australiano. Poi c’é stato il tamponamento di Schumacher (punito per questo con uno stop & go, come più tardi è successo al giapponese per essere partito dalla sosta mentre arrivava un’altra vettura) a Kobayashi, entrambi sono rimasti in gara, ma l’ex ferrarista ha dovuto cambiare il musetto ai box. Più tardi Kobayashi ha rotto, per ritirarsi.


La prima sosta è avvenuta per i leader tra il 13º e il 14º giro. Prima Webber e Alonso, poi Vettel e Massa. Ai box c’é stato anche il quasi contatto tra Kobayashi e Barrichello. Nei giri di ingresso i due ferraristi hanno subito i sorpassi delle due McLaren, per cui al 15º giro, dopo Vettel e Webber, c’erano Hamilton, Alonso, Button e Massa. Poi lo spagnolo ha cominciato a spingere e si è rifatto sotto all’ex compagno di McLaren, per restituirgli il sorpasso al giro 24. Ma era il primo dei colpi di scena.

La pista si è asciugata, diventando più adatta al set up Ferrari. Le seconde soste sono partite con Hamilton al 24º, e si sono concluse al 28º con l’ingresso contemporaneo ai box di Vettel e Alonso. Ma i meccanici Ferrari sono stati molto più rapidi e Alonso è rientrato in pista, con gomme soft, davanti a Hamilton, Vettel, Webber, Button e Massa. E ha cominciato a volare sull’1’36”. Staccando la McLaren, che ha fatto un pò da tappo alla Red Bull.


Dopo la terza sosta Alonso è rimasto in testa davanti a Vettel, Webber al giro 45 ha superato Hamilton, Button si è ritirato perché il meccanico della ruota anteriore destra non è riuscito ad avvitare il dado. Massa è rientrato quinto.


La pista si è ulteriormente asciugata e non c’é stato problema per Alonso a concludere in testa la sua corsa verso la prima agognata vittoria. Intanto dietro si è assistito al tentativo di Webber di scavalcare Vettel, bravo a resistere, e al colpo di reni di Massa che avrebbe meritato di più, ma il contatto con Hamilton è andato a svantaggio del brasiliano. La Ferrari lima solo due punti alla Red Bull, Alonso risale al terzo posto, a 88 punti da Vettel e a due da Webber. Ma il mondiale vede nuove sfide in arrivo.

LE REAZIONI


Alonso: “Che bellissima sorpresa! La squadra ha fatto un lavoro straordinario”

SILVERSTONE – L’inno d’Italia che suona a Silverstone, in un anno senza successi finora, è il massimo per un team italiano. Battere gli inglesi a casa loro è gioia pura: non solo nei motori, ma soprattutto. In F1 poi… Farlo nel sessantennale del primo trionfo rosso proprio qui dà il segno di una superiore continuità. Da allora sono diventati 216 i Gp vinti dalla Ferrari su 821 disputati: 16 in Gran Bretagna.


E col 27º successo, il secondo su questa pista, Alonso eguaglia un britannico, Stewart, al quinto posto della classifica di tutti i tempi. Ed è da 18 anni che Maranello vince almeno una gara in un mondiale.
Lo fa nel giorno del bando dei diffusori soffiati, e qualcuno ironizza: forse con quella diavoleria festeggerebbe ancora la Red Bull.


Eppure Silverstone, pista ostica, fino a venerdì era uno spauracchio. Lo ammette Alonso: “Che bellissima sorpresa! La squadra ha fatto un lavoro straordinario e dedico la vittoria a tutti coloro che, a Maranello e in pista, hanno permesso a me a Felipe di guidare una macchina così competitiva. Una vittoria molto speciale su un tracciato mitico. Sulla carta non adatto alla nostra macchina. E’ che i miglioramenti funzionano. Abbiamo più carico aerodinamico. Non credo che il bando dei diffusori abbia influito sulla gara. All’inizio non era facile guidare, alcuni tratti erano molto bagnati, altri solo in parte. Ci sono stati momenti difficili, come quando Hamilton mi ha superato, ma siamo rimasti molto calmi, convinti che potevamo giocarci le nostre carte”.


Quando ha capito di poter vincere? “Quando sono ritornato in pista dopo l’ultimo pit-stop. E’ chiaro che il problema a Vettel nella sua sosta ci ha aiutato, così come il fatto che Hamilton abbia tenuto a lungo entrambe le Red Bull alle sue spalle. Ma è pur vero che sull’asciutto andavamo molto bene. Sappiamo che la Red Bull è ancora la macchina più forte ma anche che i miglioramenti che stiamo introducendo funzionano. Ora corriamo ogni gara come una finale, per vincerle tutte”.
Massa fa i “complimenti a Fernando: ha fatto una bellissima gara e ha dato alla Ferrari una vittoria molto importante. Abbiamo fatto un passo avanti, in qualifica e in gara.


Il senso della giornata lo dà bene, dall’Italia, Montezemolo: “Finalmente. Sentir suonare l’Inno d’Italia a Silverstone, proprio dove vincemmo la nostra prima gara in F1, mi ha commosso in maniera particolare. Questa è la Ferrari, una squadra che combatte sempre e non si arrende mai, ai vertici da 60 anni. Ringrazio Domenicali e tutta la squadra, anche per i nostri tifosi. Fernando è stato bravissimo, facendo una gara straordinaria, e anche Felipe è stato bravo, combattendo fino all’ultimo metro”.