Il fortino della Vinotinto: la parola alla difesa

CARACAS – Lasciare la propria porta inviolata dopo essersi trovati di fronte nazionali del calibro di Brasile ed Ecuador non è una cosa facile. I meriti sono di tutta la squadra, da Renny Vega fino a Giancarlo Maldonado. Ma se dobbiamo distribuire elogi bisogna privilegiare la difesa, i cui protagonisti sono: Roberto Rosales, Grenddy Perozo, Oswaldo Vizcarrondo e Gabriel Cichero.


Fino all’anno scorso il reparto difensivo era quello che generava più dubbi e dava più grattacapi al momento di concepire un modulo. La difesa è stata duramente criticata nei test svolti dalla nazionale venezuelana: critiche che hanno preso più forza dopo l’amichevole contro la Spagna, dove Renny Vega è stato protagonista in negativo, colpevole di aver commesso due ‘papere’ che hanno consentito agli attuali campioni del mondo di segnare due gol.


Tutti i test effettuati hanno dato i propri frutti durante questa edizione della Coppa America. Oggi, i giocatori che hanno ricevuto la fiducia del ct Farías stanno pagando con gli interessi: 180’ minuti senza subire reti.Gli esperti in materia danno il merito a César Farías e allo sforzo compiuto da tutti i reparti per mantenere la palla lontano dai tre pali vinotinto.


Grenddy Perozo, uno dei protagonisti del ‘muro vinotinto’ spiega: “Abbiamo una solidità nel blocco difensivo, questo fattore è molto importante perché i nostri attaccanti possono segnare in qualsiasi momento”. “La chiave sta nel fatto che siamo ordinati e tutti i reparti stanno mettendo un granellino di sabbia per mantere la porta inviolata”.


Nella sfida con l’Ecuador, Perozo, dopo un contatto con un giocatore ecuatoriano, è rimasto a bordo campo per alcuni minuti mentre riceveva le cure mediche a causa di un taglio alle sopracciglia. “Abbiamo giocato per alcuni minuti in 10 uomini, ma i miei compagni hanno saputo reggere il colpo e hanno coperto il buco senza far passare nessun avversario. Poi nel secondo tempo, dopo una pallonata sulla ferita, sono dovuto uscire nuovamente. La soddisfazione sta nel fatto che abbiamo vinto”.


Dal canto suo Vizcarrondo dice “Dobbiamo continuare a migliorare in difesa, nella sfida con l’Ecuador abbiamo subito un paio di azioni che ci hanno fatto tremare. Dobbiamo essere più incisivi in fase realizzativa, in questo modo non dovremo più soffrire fino all’ultimo minuto”.
In questa solidità difensiva della ‘Vinotinto’ c’è anche un pizzico d’Italia: uno dei pilastri di questo muro eretto dalla nazionale di Farías è Gabriel Cichero, italovenezuelano attualmente in forza al Caracas (dopo un passato nel Lecce). Il terzino sinistro, uno dei migliori in campo contro l’Ecuador, spiega: “L’ultimo mese di lavoro è stato fondamentale, ci è servito per migliorare i meccanismi a livello difensivo”.


Come dato curioso possiamo segnalare che nell’era Farías, nelle nove gare in cui la coppia Vizcarrondo-Perozo è partita come titolare, la nazionale venezuelana non ha mai perso. I due centrali hanno fornito sempre un’ottima prestazione ma adesso, dopo aver fermato gli attaccanti del Brasile e dell’Ecuador, hanno visto incrementare i propri voti in pagella in maniera straordinaria.


Si parla dei meriti dei quattro titolari: Rosales; Perozo; Vizcarrondo e Cichero, ma non bisogna dimenticare nemmeno José Manuel Rey. L’ex terzino del Caracas è uno dei giocatori emblematici del periodo d’oro che sta vivendo la ‘vinotinto’, pur non essendo mai sceso in campo è sempre lì con il suo carisma, pronto a dare preziosi consigli ai giocatori più giovani che completano l’organico della nazionale.
Il prossimo apuntamento è domani alle 17.45, nella città di Salta, dove la nazionale venezuelana sfiderà il Paraguay, nell’ultima giornata della prima fase della Coppa America.


La ‘Vinotinto’ sa già di aver un posto assicurato tra le migliori otto del continente, ma la gara è importante per conoscere quale posizione occuperà nella classifica finale del girone B. In caso di vittoria, il Venezuela finirà, a sorpresa, come prima del gruppo e sfiderà domenica 17 luglio la seconda miglior 3ª. Non resta che aspettare e godersi la partita di domani per vedere se l’impresa dell’inviolabilità della propria porta continuera e per quanto. Noi incrociamo le dita… sperando che la parola rimanga alla difesa!


Fioravante De Simone