A settembre la decisione del Gup su Fedi, Mora e Minetti

MIALO – E’ attesa per settembre la decisione del Gup di Milano, Maria Grazia Domanico, sul rinvio a giudizio o meno di Lele Mora, Nicole Minetti ed Emilio Fede, imputati per induzione e favoreggiamento della prostituzione, anche minorile, per il caso Ruby. Ieri, infatti hanno parlato le difese del direttore del Tg4 e del talent scout e mercoledì prossimo interverrà la difesa della consigliera regionale lombarda. Il Gup ha già anticipato alle parti che tra oggi e domani e dindividuerà una data per settembre per le repliche e per la decisione. Ieri è intervenuto anche l’avvocato Luca Giuliante, che difende Mora, chiedendo il non luogo a procedere per l’agente dei vip, ossia il proscioglimento nel merito.

Anche Ambra e Chiara le due ex miss piemontesi ammesse come parti civili all’udienza preliminare per il caso Ruby nella quale sono imputati Emilio Fede, Lele Mora e Nicole Minetti «sono state indotte a prostituirsi». Lo hanno sostenuto in aula i due legali delle giovani, gli avvocati Patrizia Bugnano e Stefano Castrale durante il loro intervento per chiedere al giudice di emettere il decreto di rinvio a giudizio nei confronti dei tre imputati accusati di favoreggiamento e induzione alla prostituzione di 32 ragazze maggiorenni e di Ruby, quando era ancora minorenne.