L’altra faccia della Liga, senza stipendi e senza luce

MADRID – Le due facce della Liga: lunedì mattina mentre il Real Madrid milionario prendeva un aereo per Los Angeles pronto ad alloggiarsi a Beverly Hills il Rayo Vallecano si riuniva e dopo 5 ore di assemblea il tecnico e i giocatori decidevano di entrare in una specie di sciopero. Nello stesso momento il Racing Santander di Hector Cuper era costretto a rinviare al pomeriggio l’apertura della stagione perché al Sardinero, lo stadio di Santander, non c’era luce.


Il Madrid ha speso altri 55 milioni di euro, 30 solo per un terzino. Il Rayo Vallecano, appena promosso dalla Segunda e quindi quarta squadra di Madrid (Getafe incluso) nella prossima Liga, non paga gli stipendi da mesi e il cambio di proprietà non ha portato alcun beneficio ai giocatori. Che lunedì si sono riuniti e hanno deciso che né ieri né oggi avrebbero cominciato la preparazione estiva. Vediamo cosa succederà domani. La rosa del Rayo è stata presa in giro dalla famiglia Ruiz Mateos, che ha promesso cose che non ha mai mantenuto, e quando ha passato la mano l’illusione di veder risolti i problemi economici non è durata nemmeno 90 minuti. Il Rayo ha fatto ricorso alla Ley Concursal, un salvagente molto utilizzato nel moribondo calcio spagnolo che permette di spalmare i debiti senza conseguenze sul piano sportivo, e i giocatori sono rimasti con un palmo di naso. Altro che pagamento degli stipendi. Da qui la drastica decisione.


Quello de Racing è stato un problema puntuale, un guasto tecnico di discrete proporzioni, ma serve a illustrare un altro caso semi-disperato. La squadra di Santander ha accumulato debiti per milioni di euro con la Regione Cantabria, vari fornitori e i giocatori. Anche qui in gennaio è arrivato un nuovo proprietario, l’indiano Ali Syed, teoricamente ricchissimo e pronto ad investire in stile Malaga nel Racing. La realtà è stata molto diversa. Sui giornali spagnoli sono rimbalzate notizie sinistre sul conto di Ali Syed: accuse di truffa in arrivo dall’Australia e dubbi crescenti sull’effettiva disponibilità di liquidi del presunto magnate. In inverno è arrivato il messicano Giovanni dos Santos e da solo ha più o meno salvato la squadra, ora però non è stato fatto nessun acquisto di grande rilievo se non quello dell’allenatore, Hector Cuper. Che il primo giorno ha trovato le luci spente. Quelle di Hollywood invece non si spengono mai, e lì sta il Madrid.