Riscatto Greipel: Cavendish battuto

PARIGI – Arrivando primo allo sprint sul traguardo di Carmaux, il tedesco André Greipel si è preso una bella rivincita sportiva su Mark Cavendish, battuto di appena una ruota alla fine della 10ª tappa del Tour de France. Vissuto a lungo all’ombra del britannico all’HTC, poi esiliato alla Omega Pharma lo scorso inverno, il tedesco ha trovato finalmente lo spazio giusto per esprimersi e, a 28 anni, al suo primo Tour de France, lancia anche il suo primo urlo da vincitore.


“Aspettavo questo momento dall’inizio dell’anno. Cavendish? – commenta Greipel alla fine della tappa -. Ha fatto un bello sprint, ma gli ho tenuto testa e ne sono fiero. E’ il più grande velocista del Tour, ci rispettiamo molto”.
Alla fine di una tappa di transizione di 158 km di pianura francese che pianura non è, in attesa dei Pirenei, Thomas Voeckler della Europcar ha conservato la maglia gialla. Il campione di Spagna Jose Joaquin Rojas si è classificato terzo, seguito dal campione del mondo Thor Hushovd.


Dopo il riposo di lunedì per recuperare forze e dopo cadute, fratture e auto pirata che hanno aperto il capitolo sicurezza sulla Grande Boucle, sotto il cielo minaccioso di Aurillac (senza il russo Alexandr Kolobnev, positivo al controllo anti-doping) sono stati in sei a proporre la fuga del giorno, tutti francesi tranne uno, l’italiano Marco Marcato.


Grande giornata da protagonista per lui, l’ultimo dei fuggitivi a cedere al plotone a circa 15 km e bravissimo a inghiottire punti, difendendo con grinta la maglia a pois del compagno di squadra Johnny Hoogerland, ancora in sella con le gambe fasciate e 33 punti di sutura: “L’ho fatto anche per lui perché, dopo quello che gli è successo, dobbiamo aiutarlo a tenere questa maglia”.


Come Adriano Malori sulla tappa di Liseaux, oggi l’italiano della Vacansoleil prenderà il via con il numero rosso del combattente. Se è stata bella l’azione di Marcato, spettacolare è stato il numero sulla Cote de Mirandol del belga Philippe Gilbert, che ha provato un’azione solitaria, spregiudicata, a -4 km, poi ripreso 2 km più lontano.


Allo sprint, Cavendish, ritrovatosi solo, è uscito dalla ruota di Daniel Oss all’ultima curva, ma é partito troppo lungo. Lucido, “il gorillà” Greipel lo ha rimontato negli ultimi metri e ha tagliato per primo, portando a casa la sesta vittoria di stagione, di gran lunga la più importante. Poi è andato ad abbracciare il compagno di squadra Gilbert, mettendo a tacere voci di un disguido tra i due (sembra che Greipel abbia rimproverato al belga di essere troppo individualista nelle azioni).


Nell’attesa dei Pirenei, domani, – momento in cui il ciclismo italiano spera di rivedere anche Basso e Cunego -, sullo sfondo della corsa resta aperto un piccolo giallo Contador. Secondo L’Equipe, con il morale a terra per i dubbi di doping, il dolore al ginocchio ed i secondi da recuperare, lo spagnolo, solo 16º nella generale, dovrebbe dare forfait prima delle montagne.


Contador per ora smentisce. Di fatto, la forma del leader della Saxo Bank non è al top. La suspense comunque non sarà molto lunga. Domani si correranno 167,5 km da Blaye-les-Mines a Lavaur, un’altra sezione per volata finale.