Scattano subito ticket sanitari e provvedimenti sulle pensioni d’oro

ROMA – Arriva il pacchetto di modifiche del relatore alla manovra, Gilberto Pichetto Fratin, che contiene molte novità e riscrive alcune parti del decreto rafforzandone l’impianto. In particolare con la previsione del taglio alle agevolazioni fiscali da subito. Così dopo una giornata travagliatissima sembra sciogliersi anche il problema nato all’interno dello stesso Pdl sulle professioni. La soluzione tecnica sarebbe distinguere quelli che sostengono l’esame di Stato da chi non lo fa. E il Governo mette nero su bianco: dal 2013 privatizzazioni e liberalizzazioni. Viceversa ‘’tutto quello che non è vietato è libero’’.

E novità sono in arrivo anche su pensioni, ticket sanitari, patto di stabilità e stock option. Ecco in sintesi alcune delle novità introdotte nella manovra.

– Ticket da subito — Ticket di 10 euro sulle ricette mediche e di 25 euro per gli interventi del pronto soccorso in codice bianco arriveranno dall’entrata in vigore della manovra, quindi già da lunedì.

– Scatta taglio agevolazioni — E’ il ‘’rinforzo’’ della manovra: sarà tra il 5 e 20 per cento. Attesi 4 miliardi per il 2013 e 20 miliardi di euro annui a decorrere dal 2014. Il taglio non sarà attuato solo se entro settembre 2013 il Governo eserciterà la delega per la riforma fiscale.

– Indicizzazione pensioni — Sale dal 45 al 70% l’indice di indicizzazione delle pensioni medie, ammontanti a circa il triplo degli assegni minimi. Confermato la piena indicizzazione per quelle inferiori a quella soglia e l’azzeramento per quelle superiori a cinque volte il minimo.

– Pensioni, aggancio al 2013 — Si anticipa al primo gennaio 2013 l’aggancio delle pensioni all’aspettativa di vita. Dal 2013 dunque l’incremento sarà di 3 mesi.

– Pensioni anmzianità — I lavoratori che matureranno i requisiti per la pensione di anzianità nel 2012 dovranno posticipare di un mese il loro collocamento a riposo.
– Prelievo 5-10 per cento su pensioni d’oro — Contributo di solidarietà fino al 2014 per le cosiddette pensioni d’oro, cioè superiori ai 90 mila euro annui. Il contributo ammonta al 5% per la parte eccedente i 90.000 euro, e del 10% per la parte eccedente i 150.000 euro.

– Dal 2013 privatizziamo — Scatta dal 2013 il programma per la dismissione di partecipazioni azionarie dello Stato e di enti pubblici non territoriali. Il governo inoltre formulerà alle categorie interessate proposte di riforma in materia di liberalizzazioni delle attività economiche. Ma se così non fosse, trascorsi 8 mesi dalla data di entrata in vigore della manovra, ‘’ciò che non sarà espressamente regolamentato sarà libero’’.
– Comuni virtuosi — Cambiano i criteri di virtuosità dei comuni per l’applicazione del patto di stabilità interno. Ci sarà la ‘’convergenza tra spesa storica e costi e fabbisogni standard’’.

Le frasi chiave di Tremonti e Draghi all’Abi

ROMA – ROMA – Manovra e conti pubblici, crisi e attacco dei mercati sull’Italia. Balzo-record dello ‘spread’ italiano. Questi i temi caldi affrontati dal ministro dell’Economia Giulio Tremonti e dal Governatore della Banca d’Italia, Mario Draghi, fianco a fianco, all’assemblea dell’Abi. Ecco le frasi chiave di Tremonti e Draghi nell’intervento all’Abi.

– MANOVRA: ‘’Il decreto per il pareggio di bilancio sarà rafforzato su tutto il quadriennio e approvato entro venerdì’’, annuncia Tremonti, assicurando che la manovra ‘’sarà accompagnata da chi si prende la responsabilità di averla presentata’’.

– TEMPI RAPIDI. Secondo il governatore, ‘’occorre definire in tempi rapidissimi il contenuto delle misure ulteriori volte a conseguire il pareggio di bilancio nel 2014. A questo soprattutto guardano i mercati’’.

– RIALZO TASSE. Draghi lancia un monito: ‘’se non si incide anche su altre voci di spesa il ricorso alla delega fiscale e assistenziale per completare la manovra nel 2013-2014 non potrà evitare un aumento delle imposte’’.

– CRESCITA. Alla correzione degli squilibri di finanza pubblica, rileva il Governatore, ‘’si deve accompagnare un innalzamento del potenziale di crescita della nostra economia, mediante la messa in campo tempestiva di politiche strutturali incisive e credibili’’.

– SUPERARE DIVISIONI. ‘’Dobbiamo trovare un intento comune, al di là degli interessi particolari e di fazione. Dobbiamo riscoprire un agire per il bene comune’’, conclude Draghi.

– GOVERNO. ‘Hic manebimus optime’ (qui staremo benissimo), dice il ministro citando Tito Livio.

– CRISI: ‘’Tutto quello che ha causato la crisi è ancora presente, è ancora tra di noi ed è anche peggio’’, dichiara il ministro Tremonti. Per Draghi occorre ‘’dare certezza al processo con cui si gestiscono le crisi sovrane’’, definendo ‘’con chiarezza gli obiettivi politici, il disegno degli strumenti, l’ammontare delle risorse’’. Un passo necessario ‘’per assicurare la stabilità dell’area e della sua moneta’’.

– PRIVATIZZAZIONI. ‘’Dobbiamo certamente iniziare un processo di privatizzazioni, passata la crisi’’, sottolinea il ministro dell’Economia, aggiungendo che ‘’puoi privatizzare se hai un valore per chi ti compra’’.
– SPREAD. Tremonti spiega che il problema del balzo dei premi di rendimento è un problema ‘’non del singolo Stato, ma della struttura complessiva’’ dell’Europa.

– CONTI IN ORDINE. Draghi ricorda che i premi di rendimento sui titoli sovrani rispetto al bund tedesco ‘’sono rimasti a lungo su livelli modesti e i tassi praticati dalle banche hanno riflesso la credibilità di cui godevano i titoli pubblici dei Paesi dell’euro’’. Oggi, tuttavia – spiega Draghi – ‘’non è e non sarà più così: la solvibilità degli Stati sovrani non è più un fatto acquisito ma va guadagnata sul campo con una crescita alta e sostenibile’’, possibile solo ‘’con i conti in ordine’’.

No bipartisan ai ticket sanitari


ROMA – Rispuntano i ticket sanitari. Anzi, potrebbero tornare già da lunedì. La proposta, che permetterebbe di rimediare subito circa 480 milioni, dovrebbe costituire, assieme ad una decine di nuove idee – leggasi, privatizzazioni e liberalizzazioni, accise della benzina, patto di stabilità interno e pensioni, tra le altre – un ‘pacchetto’ aggiuntivo. Ma il provvedimento, che sorprende il mondo della politica, è subito osteggiato perchè «antisociale».
– Leggo sulle agenzie alcune indiscrezioni relative ad una possibile modifica della manovra che farebbe scattare da subito i ticket. Di una tale eventualità il Governo, nel confronto odierno, non ha fatto alcun cenno. In ogni caso ribadisco che il ticket resta uno strumento iniquo verso i cittadini e inefficace per il sistema sanitario ed il suo finanziamento – Lo ha dichiarato il presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani, commentando alcuni lanci di agenzia che preannunciano modifiche alla manovra. Vasco Errani ha poi ribadito:
– L’introduzione del ticket a partire da Lunedì così come proposto da un emendamento del relatore è una scelta sbagliata, sciagurata e dannosa. E’ triste dover prendere atto che solo poche ore fa il governo ci confermava che la manovra nel biennio 2011-2012 per i governi locali non avrebbe avuto alcuna novità e quindi nessuna conseguenza. Spero che in queste ore – ha concluso Errani – si rifletta per evitare un altro grave danno finanziario che oggettivamente colpirebbe il Servizio sanitario nazionale e che si sommerebbe al danno verso i cittadini. Dunque perche fare una scelta così sbagliata?

Altrettanto critico sul ritorno dei ticket è stato il capogruppo dell’Italia dei Valori in commissione Finanze al Senato, Elio Lannutti.
– Anche se rimodulata – ha affermato – la patrimoniale sul risparmio resta una tassa odiosa che va a colpire i risparmiatori. Gli stessi saldi – prosegue l’esponente Idv – potevano essere raggiunti dall’anticipazione delle aliquote sulle rendite finanziarie dal 12,5 al 20% e dalla tassa sul trading per colpire la speculazione. Niente di tutto questo. Si mette invece mano alle pensioni, si anticipano i ticket sanitari, si colpiscono ancora una volta i più deboli mentre gli alti burocrati che dettano le loro condizioni a una politica debole e miope possono continuare a stare in 54 Cda con il presidente dell’Inps Mastrapasqua e possono continuare a guadagnare milioni di euro perché – conclude -non è stato posto alcun tetto agli stipendi dei manager delle aziende pubbliche.

Per Livia Turco, deputata del Pd, la reintroduzione del ticket sulle ricette mediche e gli interventi del pronto soccorso ‘’prevista dal governo già da lunedì prossimo è assolutamente inaccettabile’’.
– Essa – ha sottolineato – rende, se possibile, la manovra ancora più iniqua. E’ una decisione inaudita di cui il governo porta su di sè tutta la responsabilità.

Vera Lamonica, segretaria confederale della Cgil ha commentato le notizie diffuse dalle agenzie sui ticket di 10 euro sulle ricette mediche e di 25 sugli interventi di Pronto soccorso che potrebbero scattare già da lunedì prossimo:
– Se fossero confermate le anticipazioni sui ticket sanitari che scatterebbero già dalla prossima settimana, saremmo di fronte a un fatto gravissimo. Ancora una volta il Governo scarica sui più deboli in modo spudorato i maggiori costi dei sacrifici. Un provvedimento di tale entità – dice ancora Vera Lamonica – si scaricherebbe poi sulle Regioni costringendole a Piani di rientro d’emergenza. Ma la cosa anche più grave è che oltre a far pagare i costi della manovra ai più deboli, il governo vara un provvedimento che arriva come un terremoto sulla sanità pubblica. L’obiettivo, probabilmente è anche quello di favorire la sanità privata.

Anche Renata Polverini, presidente della Regione Lazio, si associa alle critiche di chi considera i ticket un provvedimento iniquo.
– Una scelta unilaterale e ingiusta, di cui non si è fatto cenno all’incontro con le Regioni e che abbiamo appreso dalle agenzie di stampa – sostiene -. Oltre al danno anche la beffa. L’imposizione dei ticket sanitari sarebbe un sacrificio inaccettabile per i cittadini.
– L’entrata in vigore immediata dei ticket sulle prestazioni di assistenza specialistica e ambulatoriale è una scelta grave, iniqua e inefficace. Per questi motivi troverà la ferma opposizione del Gruppo del Partito democratico – Lo afferma la presidente dei senatori del Pd Anna Finocchiaro che chiede al ministro Tremonti di ‘’cercare altrove le risorse perchè il ticket è una misura iniqua che colpisce il diritto alla salute dei cittadini’’.
– Sottolineo inoltre – aggiunge Anna Finocchiaro – un paradosso, quello dei costi. Nelle strutture pubbliche, per circa il 60% di quelle prestazioni, si pagherebbero 46 euro mentre, rivolgendosi a strutture private il costo sarebbe addirittura inferiore. Di conseguenza chiedo: Qual è l’utilità finanziaria di una simile misura?
Dal canto suo, Rosy Bindi, presidente dell’Assemblea nazionale del Pd e vice presidente della Camera spiega:
– Sia chiaro a tutti che noi saremo responsabili sui tempi di questa manovra, ma i suoi contenuti non ci appartengono. Siamo profondamente contrari alle scelte inique e antisociali a cominciare dalla reintroduzione dei ticket. E’ una manovra sbagliata che si accanisce contro i più deboli, le famiglie e quel che resta del ceto medio italiano, su di loro si scaricano i costi altissimi di questi tre anni di malgoverno della destra.

Poi sottolinea:
– Berlusconi, Tremonti e questa maggioranza sono oggi la vera casta che spadroneggia in Italia, arroccati in difesa delle corporazioni, dei propri privilegi e degli interessi di pochi. Se ne devono andare al più presto, stanno facendo davvero male all’Italia.