Scontri a Homs, almeno 30 morti

BEIRUT – Almeno trenta persone sono morte a Homs, nell’ovest della Siria. Lo ha reso noto da Londra Rami Abdelrahman, responsabile dell’osservatorio siriano per i diritti umani.

Le violenze tra sostenitori e oppositori del regime di Bashar al-Assad sono iniziate sabato notte, quando i corpi di tre lealisti rapiti la settimana scorsa sono stati restituiti alle famiglie completamente smembrati.

Alcuni testimoni sostengono che sono state le forze di sicurezza siriane a causare i 30 morti aprendo il fuoco indiscriminatamente sui civili. Dal Consiglio esteri dell’Ue in corso a Bruxelles una dichiarazione di condanna delle violenze in Siria e l’avvertimento che l’Ue è pronta a inasprire le sanzioni contro Damasco. Il ministro degli Esteri britannico William Hague ha esortato Assad a riformare il suo Paese o a lasciare il potere, mentre per Catherine Ashton, l’alto rappresentante della politica estera Ue, la situazione umanitaria in Siria e l’emergenza profughi al confine con la Turchia sono “motivo di crescente preoccupazione”.