Mancano i goleador, spuntano i portieri

BUENOS AIRES – In attesa che qualche goleador di razza si faccia finalmente vivo, la bizzarra Coppa America in corso in Argentina è stata, almeno finora, il torneo dei portieri e delle parate: per esempio, quelle dell’uruguaiano, e ‘laziale’, Fernando Muslera, e di Justo Villar, del Paraguay.

La grande prestazione di Muslera e Villar confermano l’analisi fatta da tanti commentatori dell’andamento finora della Coppa, e dall’allenatore del Paraguay, Gerardo Martino, il quale ha messo in evidenza come “in fondo si siano qualificate le quattro squadre che lo hanno meritato di meno”, e cioè oltre allo stesso Paraguay, l’Uruguay, il Perù e il Venezuela.

In un modo o in un altro, di concreto c’è che al giro di boa in vista delle semifinali, a Buenos Aires e dintorni si parla quasi solo di rigori falliti e di grandi portieri. Contro l’Argentina, Muslera ha parato di tutto: da lontano e da molto vicino, ma soprattutto è riuscito ad annullare, in quella che è stata l’azione chiave della partita, il tiro calciato da Carlitos Tevez: un penalty che all’Argentina è costata l’eliminazione dell’”Albiceleste” ai quarti del torneo continentale. Insieme ai suoi colleghi della difesa, il portiere della Lazio si è opposto in modo brillante all’arrembaggio di Lio Messi e compagni soprattutto durante i 49 minuti nei quali l’Uruguay ha giocato con un uomo in meno. A Montevideo, Muslera è in questi giorni l’uomo del momento, insieme a Diego Forlan, al capitano Diego Lugano e al ct, il ‘Maestro’ Tabarez.

Il ‘golero’ della nazionale non ha nascosto la sua felicità per la prestazione, e per aver raggiunto le semifinali, sottolineando tra l’altro che “l’essenza del calcio è quella di giocare e divertirsi”.

Ai tanti cronisti argentini che lo hanno intervistato, il portiere dell’Uruguay ha ricordato “di essere nato a Buenos Aires, anche se sono uruguaiano a tutti gli effetti”, rilevando d’altra parte di aver visto più volte immagini dei giocatori argentini – incluso Tevez – candidati ai calci di rigore.

Sul fronte del Paraguay, non c’è d’altra parte dubbio sul fatto che Villar sia stato il protagonista della partita con la quale – sempre tramite i rigori – i paraguaiani hanno fatto fuori il Brasile.

Il numero 1 della squadra ‘guaraní” ha salvato il risultato della sua nazionale almeno in tre occasioni: su Ganso con l’aiuto del palo e due volte su tiri ravvicinati del milanista Pato. E’ stata poi splendida una sua parata di piede sulla conclusione del n.9 avversario.