Sen. Micheloni: “Così si azzera la presenza dei parlamentari eletti all’estero”

CARACAS – Sì, proprio così. Il governo ha presentato la sua bozza di riforma costituzionale, a firma del ministro Calderoli; una riforma costituzionale, quella che dovrebbe essere discussa prima oggi nel pre-considlio dei ministri e poi venerdì in Consiglio dei Ministri, che, con un colpo di spugna, sopprime definitivamente la circoscrizione Estero. La notizia – pochissime linee – battuta dalle agenzie stampa, è stata confermata alla “Voce” dal senatore del Partito Democratico, Claudio Micheloni. Raggiunto telefonicamente, il parlamentare assicura che, “nella riforma, che verrà discussa in consiglio dei Ministri, la Circoscrizione Estero semplicemente scompare”.

– Si azzera la presenza dei parlamentari eletti dalle nostre comunità all’estero – precisa -. Sebbene ciò può non essere motivo di preoccupazione immediata, sì dovrà esserlo di riflessione.

Spiega che si tratta di una riforma Costituzionale. E, in quanto tale, il governo attuale non sarà in condizione di portarla a termine. Insomma, non riuscirà a raggiungere l’obiettivo; almeno per il momento.

– Ma – prosegue amareggiato – è un segnale concreto che la politica italiana non ha capito cosa vuol dire avere una comunità importante nel mondo. E’ questo, purtroppo, il segnale grave, profondo, che viene trasmesso dal progetto che sarà discusso in Consiglio dei Ministri.

Il senatore Micheloni commenta che chi ha redatto la riforma ha pensato forse che “col togliere la circoscrizione Estero si risparmi denaro”.

– Ed invece sbaglia – sottolinea -. Si ottiene un altro effetto: ci si allontana dalle nostre comunità all’estero. E così ci si indebolisce ulteriormente.

– Comunque – facciamo notare – della circoscrizione Estero, e della sua probabile eliminazione, se ne parlava da tempo. E non è un orientamento che appartiene solo alla destra. Asd esempio, anche l’on. Di Pietro, pur senza affermarlo esplicitamente, lo ha insinuato recentemente al nostro Giornale.

– Il rapporto dell’Italia con le nostre comunità all’estero – precisa il senatore del Partito Democratico – non è una questione che coinvolge solo la sinistra o solo la destra. E’ un problema generale della politica italiana. Ed io lo considero più di carattere culturale che politico. Devo dire purtroppo che nella sinistra non c’è una consapevolezza molto diversa… forse… senz’altro esiste una maggior sensibilità versa le nostre realtà all’estero. Ma tutto qua, nient’altro.

Ricorda che durante il governo Prodi, l’on. Luciano Violante “presentò un progetto di riforma Costituzionale in cui la circoscrizione Estero era stata inizialmente tolta”.

– E’ un fenomeno grave, molto grave – aggiunge -. Se fosse solo l’opinione di una parte della politica, la si potrebbe confrontare… battersi. Ma non è così. Il problema, oggi, è molto profondo e assai diffuso.