Mafia, evasione e brogli: 5 anni a Di Girolamo

ROMA – Ex senatore del Pdl eletto in Europa, Nicola Di Girolamo è stato condannato a cinque anni di reclusione e alla restituzione di 4,2 milioni di euro: Di Girolamo ha patteggiato la pena di fronte al Giudice per l’Udienza Preliminare di Roma, Massimo Battistini.

Condannato per associazione a delinquere finalizzata all’evasione fiscale, al riciclaggio internazionale e allo scambio elettorale, Di Girolamo – finora agli arresti domiciliari – era stato eletto alle politiche del 2008 con il Pdl nella ripartizione Europa, ma, per la procura di Roma “la sua elezione fu realizzata anche attraverso il determinante contributo di una famiglia della ‘ndrangheta”.
Condannati anche altri due imputati coinvolti nella vicenda. Sono l’imprenditore Fabio Arigoni, cinque anni di reclusione, e Franco Pugliese, quattro anni e otto mesi. Anche essi dovranno restituire somme di denaro.
Di Girolamo e Arrigoni sono agli arresti domiciliari mentre Pugliese, legato secondo l’accusa alla cosca Arena di Isola Capo Rizzuto, resta in carcere.

Franco Pugliese è stato assolto dall’accusa di scambio elettorale aggravato, mentre è stato ritenuto responsabile dei reati di intestazione fittizia di beni e di minacce per impedire l’esercizio di voto con l’aggravante del metodo mafioso.

Per tutti quale pena accessori il giudice ha disposto che siano interdetti per cinque anni dai pubblici uffici.
Il senatore Di Girolamo eletto nel 2008 nel collegio estero della Germania e dichiarato poi, a causa delle sue vicende, decaduto, era accusato di associazione per delinquere finalizzata all’evasione fiscale e al riciclaggio nonché di scambio elettorale aggravato dal metodo mafioso sempre in relazione alla sua candidatura alle politiche del 2008.